Alcamo: Truffa spettacoli, Piccolo teatro si difende

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Memoria difensiva già depositata in tribunale, la posizione del Piccolo teatro di Alcamo già chiarita. All’indomani dello scandalo dei contributi per spettacoli-fantasma esploso in tutta la Sicilia, che ha coinvolto 72 organizzazioni tra cui per l’appunto la società alcamese, i vertici della realtà locale finita nel grande calderone della truffa respingono ogni addebito. Attraverso il legale Aurelio Cacciapalle hanno presentato ai magistrati la memoria difensiva che chiarisce ogni situazione addebitata. L’indagine riguarda i contributi che la Regione ha concesso per l’organizzazione di spettacoli nel 2008, in tutto 2 milioni e mezzo di euro. Una prima accusa rivolta al Piccolo teatro riguarda la mancata presentazione degli oneri Siae per l’organizzazione degli spettacoli. Nella memoria difensiva l’avvocato Cacciapalle ha messo in evidenza che per la richiesta di accesso al contributo la Regione non ha mai chiesto tale documentazione. Tutto ora è stato depositato al tribunale. Una seconda accusa invece riguarda un presunto “raggiro per avere attinto a contributo”. In questo caso la contestazione delle fiamme gialle si basa sul fatto che il Piccolo teatro avrebbe incassato quell’anno 2 mila e 500 euro, sui 15 mila richiesti, sulla base di spettacoli che però si sono accavallati in due diverse stagioni teatrali. Anche in questo caso i vertici della società alcamese, ed in particolare ad essere finito sulla graticola è Felice Ciacio, presidente della compagnia, formalmente indagato, hanno presentato una dettagliata tesi difensiva. Vero è che gli spettacoli si sono accavallati su due distinte stagioni, la 2007-2008 e la 2008-2009, ma la richiesta di finanziamento è stata avanzata per gli spettacoli effettivamente realizzati nell’arco dell’anno solare. E comunque il raggiro non esisterebbe in quanto la Regione, all’epoca in cui esaminò la pratica per la richiesta di contributo, era al corrente di tutto ed ha avallato lo stanziamento del contributo. Accuse quindi inesistenti e che verranno chiarite in ogni sede, sostengono i vertici del Piccolo teatro. “Tutto ciò che è stato contestato è stato dettagliatamente esplicitato con la necessaria documentazione” precisa il legale della Compagnia teatrale alcamese. La posizione quindi del Piccolo teatro potrebbe essere stralciata rispetto ad altre nell’ambito di questa maxi inchiesta dal momento che le accuse formulate sono state ben più pesanti in altri casi: i finanzieri hanno fatto emergere infatti falsificazioni documentali, organizzazioni di spettacoli fantasma, false attestazioni, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti e anche utilizzazione di fatture false.

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