Alcamo: trovate ancora tartarughe morte

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ALCAMO – Tre tartarughe trovate morte nell’arco di pochissimi giorni. In appena due settimane il mare ha restituito le carcasse di questi animali che rischiano seriamente l’estinzione. L’ultimo ritrovamento è stato fatto ieri nella spiaggia di Cala Mazzo di Sciacca (nella foto), in prossimità della Riserva dello Zingaro, in territorio di Castellammare del Golfo. Si tratta di un esemplare abbastanza grande in avanzato stato di decomposizione. Ad intervenire il Wwf che ha recuperato il corpo e fotografato la testuggine senza vita. Proprio dalla foto scattata nella testa si vede ancora l’amo con il bracciolo di palamito, un particolare sistema di pesca che si effettua al largo con una lenza lasciata a fiori d’acqua lunga all’incirca un chilometro a cui sono attaccati in serie tanti ami. “Anche questa volta – afferma Girolamo Culmone, direttore della riserva naturale delle Saline di Trapani del Wwf – sarebbe bastato poco per salvare l’animale. Portarlo in porto ed avvisare la Guardia Costiera. Il criminale in questione ha scelto invece la strada ancora più semplice ributtarlo in acqua e condannarlo a morte”. Sono numerosi i pescatori di frodo che frequentano il Golfo di Castellammare, fenomeno che si sta ingigantendo a macchia d’olio nel territorio circostante. A preoccupare è che in pochi giorni siano già tre i ritrovamenti di tartarughe senza vita: “La prima, trovata ad Alcamo nella zona Battigia, ci è stata segnalata non l’abbiamo mai vista – precisa Culmone -. La seconda giovedì scorso al Canalotto sempre ad Alcamo accanto al torrente e si presume che sia morta a causa di un amo conficcato in gola. Quest’ultima trovata nella riserva dello Zingaro è sicuramente un caso da ascrivere proprio alla pesca di frodo. C’è da riflettere che se ci sono stati così tanti casi scoperti altrettanti magari si sono verificati e non sono a noi visibili. Un fenomeno sempre più ampio e preoccupante a cui si deve porre rimedio non tanto con la repressione quanto con la sensibilizzazione. Chiunque accidentalmente pesca una tartaruga è pregato di recuperare l’animale e contattare la Capitaneria”. La tartaruga marina comune (Caretta caretta) è una specie carnivora e gli individui attraversano nel corso della vita due diverse fasi ecologiche: all’inizio frequentano la zona superficiale del mare aperto e successivamente si spostano in fondali bassi. Si presume che ad Alcamo ci possano essere nei pressi della costa delle sacche di ripopolamento di questa specie che rischiano però di rimanere vittima dell’inquinamento dovuto ad abbandono di rifiuti e della pesca di frodo.

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