Alcamo: Tares, ressa al Comune

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Preso d’assalto l’ufficio Finanziario del Comune di Alcamo. Da giorni una vera e propria ressa si forma dietro la porta dell’ufficio Tares, al terzo piano del palazzo di vetro, dove vengono emessi i bollettini di pagamento dell’imposta sui rifiuti. E’ scoppiata una vera e propria psicosi dal momento che la scadenza della prima rata è stata fissata per il prossimo lunedì, 16 dicembre. Moltissimi i contribuenti alcamesi che ancora non hanno ricevuto a casa il bollettino e che quindi temono che possano essere vittime dell’applicazione della mora. Una preoccupazione che nasce essenzialmente dal recente provvedimento del Comune di modificare un articolo del regolamento che impone ai contribuenti di andare loro a ritirare la cartella esattoriale all’ufficio in caso questa non sia stata opportunamente modificata. I funzionari del Comune hanno rassicurato tutti. Come prevedibile sarà applicata una certa elasticità rispetto alla scadenza. In caso di mancata ricezione della bolletta nei prossimi giorni si potrà andare a fare richiesta all’ufficio dopo il 27 dicembre prossimo. In sostanza sino alla fine dell’anno non sarà applicata alcuna mora. Un sospiro di sollievo per gli alcamesi che già sono alle prese con la poco lieta notizia del calcolo della tassa sui rifiuti che si sta rivelando un vero e proprio salasso. Ci sono bollette che per nuclei con appena tre persone e 100 metri quadri di casa arrivano a pagare oltre 500 euro, quindi quasi il 100 per cento in più rispetto allo scorso anno. Rientra così l’allarme tra la cittadinanza che era stato in qualche modo indotto dall’avviso emanato dal sindaco Sebastiano Bonventre e dall funzionario del settore Fabio Randazzo i quali avevano evidenziato che il mancato ricevimento da parte dei contribuenti dell’invito al pagamento non determina l’esenzione per il pagamento del tributo: “Semmai – si legge nel provvedimento – obbliga il contribuente, in caso di mancata ricezione, ad attivarsi per procurarselo presso gli uffici del Comune al fine di evitare sanzioni ed interessi per il ritardato pagamento”. Tra oggi e domani comunque, assicurano dal Comune, le bollette saranno notificate. A prescindere dalle scadenze e dai disservizi questo è un natale amaro per gli alcamesi alle pese con una tassa davvero esosa. Il consiglio comunale ha varato le tariffe che per le famiglie incideranno con un aumento medio del 40 per cento. Per ciò che concerne invece le attività imprenditoriali, commerciali, produttive e altre tipologie la storia cambia. Amministrazione e consiglio comunale hanno voluto maggiormente salvaguardare queste categorie. Tanto è vero che negozi di abbigliamento, calzature, ferramenta e cartoleria pagheranno il 10 per cento in meno rispetto allo scorso anno; addirittura il 20 per cento per rivenditori di tappeti, tende e tessuti. Per attività industriali e capannoni, alberghi e ristoranti la tassa rimane invariata, contrazione del 17 per cento per le aree artigianali. Per tutte le altre tipologie invece si riscontrano aumenti che oscillano tra il 2 e il 92 per cento.