Una folla inferocita chiede a gran voce la “testa” del sindaco Vito Damiano. In circa 2 mila si sono riversati ieri sera nella piazza antistante il municipio di Trapani per esternare la propria rabbia nei confronti delle istituzioni per i rincari relativi alla tares, la nuova tassa sui rifiuti che ha sostituito la oramai vecchia Tarsu. Ci sono stati continui cori da stadio, tutti ad inveire contro il primo cittadino. In segno di protesta i cittadini hanno messo dentro un sacco della spazzatura i bollettini ricevuti per il pagamento della prima rata . Un modo per esternare la netta contrarietà al pagamento di un tributo che ha raggiunto a Trapani, così come in molti altri Comuni della provincia trapanese, cifre davvero da capogiro. Balzelli dovuti non solo al passaggio al nuovo tributo che impone una cifra da pagare allo Stato e la copertura dell’importo del servizio al 100 per cento, mentre prima con la Tarsu i Comuni avevano maggiore discrezione, ma anche ad un aumento del servizio. Il costo complessivo della raccolta e smaltimento dell’immondizia a Trapani è passato da 10 a 14 milioni di euro. Questi quattro milioni di euro in più sono stati spalmati quindi nelle bollette di cittadini principalmente, ed in misura minore ad imprese e commercianti. Gli aumenti sono stati davvero pesanti: per famiglie composte da una persona si pagherà rispetto allo scorso anno una tariffa rincarata del 12 per cento, per famiglie con 2 componenti si arriva ad un aumento addirittura del 57,70 per cento; via via si arriva a scaglioni che salgono a famiglie con 6 o più componenti il cui aumento arriva addirittura al 149 per cento. I trapanesi possono comunque consolarsi col fatto che la tassa è stata dilazionata sino a marzo prossimo. Ma questo non è bastato per tenere a banda i contribuenti. Ad un certo punto la folla ha accerchiato ieri sera il senatore Tonino D’Alì, uomo di spicco e referente del primo cittadino, chiedendo a gran voce le dimissioni del sindaco Vito Damiano e dell’amministrazione da lui guidata. Nella città ci sono stati diversi momenti di tensione con le forze dell’ordine, che hanno faticato a tenere a bada i manifestanti. Il sindaco, su indicazione delle forze dell’ordine, ha annullato l’incontro che aveva promosso proprio ieri sera aperto alla cittadinanza per spiegare i rincari. Incontro a cui comunque i cittadini avevano già fatto sapere che non avrebbero presenziato. La tensione a Trapani sta salendo di giorno in giorno. Appena due giorni fa, nel corso dell’inaugurazione del mercato ittico, il sindaco Vito Damiano era stato duramente contestato dai cittadini per l’aumento record della tassa sullo smaltimento dei rifiuti tanto da essere stato costretto ad interrompere il discorso.