Alcamo: Tares, in arrivo gli abbattimenti

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In arrivo sconti per le famiglie meno abbienti sulla Tares, la tassa sui rifiuti solidi urbani che ha sostituito la vecchia Tarsu. Il nuovo regolamento andrà in discussione in consiglio comunale venerdì prossimo, 11 aprile, con seduta convocata alle 17,30. Così ha disposto la conferenza dei capigruppo in mattinata deliberando per l’appunto un ordine del giorno aggiuntivo alla prossima assemblea. Gli sconti previsti saranno tutti da verificare se fattibili: di sicuro, come anticipato dal sindaco Sebastiano Bonventre, l’idea è quella di prevede sconti a quelle famiglie che hanno un reddito familiare molto basso e che stanno incontrando tutt’oggi grosse difficoltà al pagamento dell’imposta. Tanto che già per ben due volte è intervenuto il consiglio comunale facendo slittare la scadenza delle tre rate. L’ultima volta è stato deliberato di portare la scadenza al 15 e 30 aprile, per le prime due rate, e al 31 maggio per la terza e ultima. A questa modifica del regolamento si è arrivati a seguito del provvedimento intrapreso dalla giunta di tagliarsi le indennità per i mesi di marzo e aprile. Il risparmio accumulato in queste due mensilità ammonta a 34 mila euro all’incirca. Da maggio la palla passerà nuovamente all’amministrazione comunale per un’eventuale proroga del provvedimento o meno. L’introduzione di queste nuove agevolazioni alle famiglie indigenti proviene proprio dalle economie che si sono racimolate grazie al taglio delle indennità di sindaco e assessori. Ora però l’ultima parola spetta al civico consesso che ha la facoltà di approvare le modifiche al regolamento, così come proposte dalla giunta, oppure emendare il testo. Non sarà comunque molto facile apportare modifiche sostanziali al regolamento stesso. C’è infatti la necessità di avere l’ok dal Settore Economico-finanziario del Comune per il via libera tecnico in relazione ovviamente alle disponibilità finanziarie in cassa che non solo particolarmente favorevoli. Questa modifica si è resa necessaria anche in conseguenza dei problemi sollevati dalla cittadinanza per gli esosi aumenti. Quando alla fine dello scorso anno il consiglio comunale varò le nuove tariffe Tares è stato deciso di stabilire un aumento medio del 40 per cento per le utenze domestiche. Per ciò che concerne invece le attività imprenditoriali, commerciali, produttive e altre tipologie la storia cambia. Amministrazione e consiglio comunale hanno voluto maggiormente salvaguardare queste categorie. Tanto è vero che negozi di abbigliamento, calzature, ferramenta e cartoleria pagheranno il 10 per cento in meno rispetto allo scorso anno; addirittura il 20 per cento per rivenditori di tappeti, tende e tessuti. Per attività industriali e capannoni, alberghi e ristoranti la tassa rimane invariata, contrazione del 17 per cento per le aree artigianali. Per tutte le altre tipologie invece si riscontrano aumenti che oscillano tra il 2 e il 92 per cento.

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