Il giudice monocratico del Tribunale di Trapani ha inflitto venti giorni di reclusione l’alcamese Giuseppe Asta per il reato di sostituzione di persona condannandolo, altresì, al risarcimento dei danni nei confronti del fratello Salvatore. La vicenda ha per protagonisti due fratelli: Giuseppe Asta (assistito dall’avvocato Mary Mollica) allo scopo di procurarsi “un ingiusto vantaggio e disporre gratuitamente dell’erogazione dell’energia elettrica della propria abitazione, avrebbe attivato telefonicamente il contratto a nome del fratello Salvatore, costituitosi parte civile nel processo (difeso dall’avvocato Angelo Pizzo), declinando all’operatore Enel le false generalità anagrafiche, all’insaputa del proprio germano. Il giudice ritenendo il quadro probatorio chiaro e supportato dalle deposizioni testimoniali e dai riscontri documentali prodotti, ha rigettato la tesi difensiva dell’imputato condannando l’imputato a 20 giorni pena sospesa, accogliendo quindi la linea difensiva della parte civile dell’avvocato Pizzo.