Alcamo. Sentenza della Cassazione. Respinto il sequestro di quattro cooperative sociali

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Non c’è stata intestazione fittizia in quattro cooperative sociali. E’ questo il significato della sentenza della Cote di Cassazione, che ha respinto la richiesta di sequestro, sollecitata dalla Procura della repubblica di Trapani. La richiesta di sequestro preventivo riguarda la vicenda legata all’operazione dei carabinieri del Comando provinciale e di Alcamo, che nel luglio scorso eseguirono quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti alcamesi a vario titolo accusati di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Vennero notificate anche sei informazioni di garanzia per le medesime fattispecie di reati. Tra gli arrestati eccellenti c’è stato l’ex deputato dell’Ars, Onofrio Fratello, detto Norino. Le cooperative per le quali era stato chiesto il sequestro sono: la Coop sociale Dimensione uomo 2000 con sede ad Alcamo in via Pino Puglisi,  la cooperativa sociale Letizia con sede ad Alcamo nella via Gaetano Martino, il consorzio servizi e solidarietà con sede ad Erice in via Convento san Francesco di Paola e la Cooperativa Benessere con sede ad Alcamo nella via Porta Palermo. Nel ricorso che era stato presentato in Cassazione il pm scriveva che “il ruolo dei soci era meramente apparente: in realtà era il reale dominus della cooperativa Fratello Onofrio, che decideva concretamente e disponeva delle assunzioni e dei licenziamenti ai quali veniva poi data una forma meramente apparente”. E tale ruolo si desumerebbe anche da un verbale di dichiarazioni rese da uno degli amministratori, ex fedelissimo o poi diventato uno dei principali accusatori di Norino Fratello. Dichiarazioni riscontrate dalle intercettazioni. A seguito delle indagini i Comuni di Alcamo e Petrosino hanno rescisso il rapporto con le cooperative finite nell’inchiesta. L’avvocato Saro Lauria per questa contestazione di reato chiederà l’archiviazione. La sentenza della Cassazione consentirà ora alla Procura di arrivare all’avviso di conclusioni delle indagini dove figurano anche altri sei alcamesi. L’indagine nei confronti di Norino Fratello, funzionario dell’Inail ha avuto la sua origine dalle attività di intercettazione di conversazioni tra l’ex onorevole regionale e don Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani, arrestato nel 2014 per i reati di violenza sessuale aggravata e concussione.