Alcamo. Romanzo di Alessandro Manuguerra

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“Pantesco”,  la storia di due travagliate esistenza

E’ la storia di un incontro: un siciliano e un piemontese. Sono i protagonisti del  romanzo dal titolo “Pantesco”. Protagonisti due coetanei vivono intensi peridi in quell’isola selvaggia che è Pantelleria. “Pantesco” è l’opera prima di Alessandro Manuguerra, trapanese ma che vive ad Alcamo dove è sposato e insegna materie letterarie alla scuola Nino Navarra. Il libro è stato presentato sabato sera nella sala del castello dei conti di Modica di Alcamo dove l’autore, dopo la presentazione da parte di Vito Lanzarone, ha esposto i motivi che lo hanno indotto a raccontare una storia che ci tocca da vicino ma che si proietta nel settentrione d’Italia. Dalla società trapanese con i suoi misteri, legami, con la sua studiata sonnolenza dove si incrociano politica, borghesia e mafia sino a tracciare dolorose vicende come l’assassinio di Mauro Rostagno. I due protagonisti nel divenire del romanzo si tuffano anche nei moti del 1968, nelle speranze di creare una società miglior ma che poi sfociò nel terrorismo. Nel misteri insoluti di Stato. Nei delitti che sconvolsero l’Italia. Due coetanei con due culture diverse ma legati da ideali. Parlano. Si scontrano, ma hanno tanto in comune. Diventano amici. Pantelleria metafora dell’isolamento. Un isola nel mezzo del Mediterraneo spesso difficile da raggiungere per la precarietà dei collegamenti, ma dove si può godere del contatto con la Natura e dove il protagonista viaggia alla ricerca di se stesso.- Il libro è edito  da Opera Incerta e alla cerimonia di sabato scorso, in una sala molto affollata, è stato presente anche l’editore.