Alcamo-Rifiuti e polemiche, l’ufficio Ambiente dice no impianto di biogas

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In pochi si accorgono del quotidiano via vai di grandi  camion che  scaricano rifiuti solidi urbani nell’impianto del tritovagliatore di contrada Citrolo di Alcamo.  Il via vai dopo il nulla osta di conferire rifiuti nell’impianto di Alcamo per i Comuni della province di Trapani e Agrigento.  Si parla di 350 tonnellate al giorno di Rsu e la “munnizza” per le aziende  in grado di lavorarla si trasforma in oro. Quei camion quasi invisibili agli alcamesi arrivano dall’autostrada. Poi imboccano lo svincolo di contrada San Gaetano per immettersi nella statale 113 e raggiungere comodamente il luogo dello scarico. Alcamo pattumiera della Sicilia?  Ogni tanto in contrada Sasi e Furchi si sente un forte odore di merd… Da dove proviene? E le autorità stanno svolgendo indagini? Nel nord Italia e in diversi stati europei funzionano impianti che trasformano i rifiuti in gas. Viene usata la loro energia e non inquinano. In Sicilia è un’utopia realizzarne qualcuno. Ma su Alcamo hanno puntato la loro attenzione i deputati alcamesi  del M5S. Valentina Palmeri, vice presidente della commissione ambiente dell’Ars e Antonino Lombardo, deputato nazionale, hanno sollevato tutta una serie di contestazioni sull’impianto per lo smaltimento dell’organico attraverso l’inceneritore che dovrebbe essere realizzato a poche decine di metri in linea d’area nella zona est. La proposta progettuale è stata avanzata da privati per l’onorevole Lombardo “è assurda”. Per Valentina Palmeri “documentazione carente e si tratta di un inceneritore a tutti gli effetti”. La vicenda è seguita con disattenzione dagli alcamesi ma qualche associazione ambientalista è scesa sul piede di guerra. Si tratta dell’associazione Eco, presieduta dall’ex deputato Massimo Fundarò, che ha inviato una lettera al sindaco sollevando il problema “del rischio che Alcamo diventi polo industriale dei rifiuti di gran parte della Sicilia”. Fundarò lamenta il silenzio dell’amministrazione comunale che replica affermando che “sulla questione ci sarà la massima attenzione”.  Alcamo e il suo territorio destinato ad ospitare impianti per i rifiuti o altro? Ricordiamo che al confine tra Alcamo e Balestrate, dovrebbe sorgere una nuova distilleria in una zona in cui  sono sorti bad &brekfast, sale di intrattenimento più pregiate produzioni agricole. Intanto ad Alcamo solo l’associazione ambientalista Eco ha preso con tempestività posizione, mentre la sezione locale di Legambiente, da tempo defunta, tanto per fare un esempio brilla per silenzio. E intanto i camion “fantasma” continuano a venire in contrada Citrolo dai 40 comuni della province di Trapani e Agrigento.   Intano ieri l’Ufficio ambiente del Comune di Alcamo ha dato parere negativo sulla Valutazione dell’impatto ambientale del nuovo impianto di biogas a Citrolo. Tante e articolate le motivazioni fra cui il pericolo derivante dalla combustione dei fanghi di depurazione, così come previsto del progetto, la mancanza di scenari nel progetto in caso di calamità e la presenza a due passi dell’area dell’ex discarica ancora da bonificare. In pratica il progetto presentato non prevederebbe  uno studio sulle interferenze fra i vari fattori. E intano ancora si attendono le conclusioni delle indagini del 30 luglio 2017 nell’impianto della ditta Vincenzo D’Angelo.