Alcamo-Ricovero randagi, in 10 anni il Comune ha sborsato 3,5 mln

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Lo scenario è sempre lo stesso oramai da anni: nessuno che si presenta alla gara d’appalto indetta dal Comune di Alcamo per espletare il servizio di cattura dei cani randagi, trasporto, ricovero, custodia e mantenimento in vita, cura e pulizia in una struttura autorizzata. Allora la via d’uscita è solo una: rinnovare la convenzione con “Mister dog”, il canile del Comune di Rocca di Neto, in provincia di Crotone. Ovviamente a suon di quattrini. Anche nello scorso mese di dicembre il Comune ha tentato di affidare il servizio attraverso una gara d’appalto, garantendo a base d’asta per la copertura del servizio 381 mila euro. Alla scadenza però non si è presentato nessuno e la cosa è sfumata, così come oramai accade puntualmente ogni anno. In procedura d’urgenza quindi gli uffici hanno predisposto un allungamento della convenzione con il canile del crotonese che allo stato detiene ben 500 cani provenienti proprio da Alcamo. Una cifra enorme se si considera che la retta giornaliera per singolo cane praticata dal canile calabrese è pari a 1,56 euro esclusa iva fissata al 22 per cento. Quindi, a conti fatti, ogni mese il Comune per questi randagi sborsa qualcosa come 30 mila euro, ben 360 mila euro l’anno. Moltiplicando questo dato per i 10 anni di detenzione si arriva alla stratosferica cifra di 3 milione e mezzo di euro. Al momento il Comune ha proceduto a rinnovare la convenzione solo per due mesi, gennaio e febbraio, ma ci sarà da scommetterci che si andrà avanti ancora chissà per quanto tempo. Situazione che si consuma con sullo sfondo il paradosso di un rifugio sanitario realizzato dal Comune da tempo che però non apre i battenti. Prima per una serie di intoppi burocratici, prima che scoppiasse il caso della denuncia dei lavori abusivi da parte di un consigliere comunale, Alessandro Calvaruso, con tanto di denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani. E’ stata paventata l’ipotesi che la struttura sia stata realizzata in area protetta e vincolata e per di più era già utilizzata, tanto che al loro interno sono stati trovati diversi cani. Cosa succederà e quali saranno i risvolti non è dato sapere: intanto i cittadini continuano a pagare.