Alcamo, Reggenza PD: il Big Bang lascia

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“Eravamo entrati nella Reggenza, dopo la fallimentare segreteria Canzoneri, con l’unico obiettivo di dare il nostro contributo per cambiare la politica alcamese, anzitutto attraverso un radicale rinnovamento del PD, e realizzare le indicazioni degli elettori che col voto hanno scelto il nuovo PD di Renzi”. Il Circolo Big Bang di Alcamo non nasconde la propria delusione nei confronti dell’operato del Partito Democratico e ne enumera le motivazioni in una lunga nota politica.
“Dopo i buoni propositi iniziali, lunghi mesi trascorsi in continue riunioni e vane discussioni non riuscivano a ricompattare un partito profondamente restio al cambiamento e incapace di trovare e condividere il bandolo della matassa per il rilancio politico del Partito Democratico e dell’azione della giunta” è l’amara analisi del gruppo che aveva sostenuto il progetto di Matteo Renzi alle primarie dell’anno scorso. Da qui la presa d’atto del circolo: “non è più utile restare nella Reggenza, dove il nostro continuo pungolo verso il cambiamento non era sempre né gradito né compreso, col rischio evidente inoltre di essere considerati complici di una politica ostinatamente refrattaria a rinnovarsi”.
Vito Lanzarone in qualità di componente del Big Bang lascia così la Reggenza del PD, nata nel maggio scorso. Ne era entrato a far parte insieme a Stefano Abbinanti, Piero Di Leo, Mariano Lucchese e Giovanni Marchese dopo che il segretario Canzoneri, duramente contestato da una parte dello stesso partito, aveva lasciato la carica sbattendo la porta a causa – come dichiarato dallo stesso Canzoneri – “di individualismi, spaccature e logiche correntizie”. Obiettivo dichiarato dal “vertice a 5” quello di “traghettare in breve tempo il PD di Alcamo verso un congresso straordinario” per eleggere il nuovo Segretario, cosa però che non è ancora avvenuta.
Nel frattempo il Big Bang annuncia che il consigliere Alessandro Longo comunicherà presto la sua sospensione dal gruppo consiliare del PD. Il lungo documento termina con una richiesta rivolta al sindaco “non farsi condizionare né dalle pretese dei burocrati né dalle strumentalizzazioni politiche: vada dritto e trovi il modo, sfruttando tutti i canali istituzionali e professionali, per difendere i legittimi interessi degli alcamesi e chiarire sempre alla città, prima di ogni deliberazione, cosa si sta decidendo e perché”.

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