Alcamo-Quell’amore di Spinelli per le Alfa Romeo

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Sei auto, realizzate dall’Alfa Romeo, che hanno scritto pagine di storia nell’automobilismo agonistico e che hanno rappresentato, con il loro marchio, uno status simbol ma soprattutto il genio del Made in Italy. Una collezione privata forse unica nel suo genere poiché un grande salone ospita   auto da corsa, ormai molto rare e che sul mercato, dei tanti appassionati nel mondo, valgono cifre a cinque zeri. Benvenuti nell’ “Orsadue Museum”, che fa capo ad un imprenditore alcamese Salvatore Spinelli che in un salone dell’ammezzato del palazzo in cui abita ad Alcamo ha creato “qualcosa di eccezionale”, come ha detto il grande pilota siciliano Nino Vaccarella, che la scorsa sera è stato ospite ed ha ammirato per la prima volta la collezione. Salvatore Spinelli è un grande appassionato di automobilismo. Ha iniziato a cimentarsi con le gare in salita alla Monte Iblei, anno 1976 al volante di un’Afa Romeo Gt Junior. Ed è rimasto sempre legato al marchio del Biscione. Con l’Alfa Romeo Gta Autodelta, anno  di immatricolazione1969 colore bianco, ha disputato la maggior parte delle gare sia in salita che in pista e conosce i percorsi di decine di cronoscalate e i tracciati di tutti i circuiti italiani. Oltre 300 le gare disputate in oltre 40 anni e la storia continua.  Entrare nell’ “Orsadue Museum”, che fa parte della scuderia “Cristian Stein”, composta da i più noti galleristi d’Italia, è come tuffarsi in un recente passato dell’automobilismo pioneristico. Ma è il rosso a dominare. E’ il colore della Giulietta Sport Zagato, coda tronca, cilindrata 1600, immatricolata nel 1961 e prodotta dal 1960 al 1963 dall’Alfa Romeo in 210 esemplari. Acquistata malconcia in Francia, questa bella e rara auto è stata rimessa completamente a nuovo e portata all’originale. Quest’auto ha disputato nel 1961 la 24 ore di Le Mans. Cinque marce, frizione in rame, freni a tamburo, gomme alte e strette, ottimo motore si guida in posizione semidistesa. Ha centrato quattro vittorie assolute nella categoria Gran Turismo prototipi per le auto del gruppo costruite sino al 1969 e tante vittorie di classe. Insomma è tra le auto più ammirate nelle gare in salita riservate alle auto storiche. Con la Duetto Pininfarina del 1975, Salvatore Spinelli, gentlemen drivers, ha vinto due campionati italiani nella Gran turismo classe 2000. Ma le meraviglie non finiscono qui. Nell’ampio salone, pronte a far ruggire i loro motori e quindi pienamente efficienti un’Alfa 2600, immatricolata nel 1961, sei cilindri e tre carburatori doppio corpo.  Quest0auto è stata di proprietà del barone Antonio Pucci Una Alfa Romeo Gtv 6 del 1982, mentre è in fase di restauro una Alfa Romeo TZ 2 del 1965. Amico personale di Paolo Cantarella, ex amministratore delegato della Fiat, partecipa a tutte le manifestazioni promosse dallo stesso Cantarella che in diverse occasioni è venuto ad Alcamo. Spinelli ha corso per scuderie siciliane mitiche come l’Ateneo e la Pegaso ed oggi è pilota della Scuderia del Portello. Il museo ospita oltre 500 modellini di auto. Tutte le collezioni relegate  di Autosprint e copie di giornali. Tutte le fishes di omologazioni e autorizzazioni Csi per le gare. Oltre 300 coppe contenute nelle bacheche e tutte le mura tappezzate da manifesti e foto ricordo. Coppe che ricordano le vittorie tra le quali quelle nel 2009, 2010 e 2011 nel campionato italiano.  Diciotto i trofei Alfa Romeo conferiti per le sue vittorie. Si tratta di vere e proprie opere d’arte tutte realizzate da artisti famosi come  Aligi Sassu, Lucio Fontana, Luciano Minguzzi, Giò Pomodoro. Emilio Greco e Pietro Consagra e tanti altri. Salvatore Spinelli il nove maggio del 2016 ha partecipato con tre auto alle celebrazioni per i cento anni della Targa Florio.   I cofani motori sono stati decorati, in quella occasione,  da artisti quali: Mimmo Paladino, Domenico Bianchi e Croce Taravella. Per oltre due ore Nino Vaccarella ha ammirato e commentato foto, auto sfogliato un album di ricordi che riportava anche la sua “fuga” senza partecipare ai festeggiamenti per la sua vittoria alla 24 ore di Le Mans poiché “il preside volante” il giorno dopo doveva essere presente al suo istituto scolastico di Palermo. Vaccarella ha parlato anche del titolo mondiale del 1964 conquistato con lo sport prototipo. E’ stato pilota ufficiale Ferrari, Alfa Romeo. Ha vinto tantissime gare ed ha corso in coppia per esempio con Lorenzo Bandini, Arturo Merzario, Thoine Hezemans, Ignazio Giunti. Ha partecipato a 4 gare di Formula Uno con la De Tommaso, Lotus, Ferrari e Porshe nel periodo in cui a dominare erano il prototipi, capaci di erogare oltre 600 cavalli. La Targa Florio la gara alla quale è stato  più affezionato. “E’ stata dice -Nino Vaccarella – una bellissima scoperta. Tante auto mitiche. Tante testimonianze. Tante opere d’arte tutte in tema motoristico come quel tavolo in vetro che ha come “gambe” due monoblocchi di auto a sei cilindri. Complimenti all’amico Salvatore Spinelli”. E Salvatore Spinelli non intende fermarsi. Già sta programmando la stagione 2018 nel ricordo anche di quel fedelissimo meccanico Giacomino Butera che lo ha accompagnato come un ombra per quasi 30 anni”.