Dura lettera aperta del presidente della Consulta dello Sport di Alcamo, prof. Giuseppe Messana indirizzata ai componenti della Consulta stessa e p. c. al sindaco, all’assessore allo Sport, al dirigente del Settore Sport e al responsabile dell’Ufficio Sport, che si riporta integralmente qui di seguito:
“Gentili Signori , come ho rilevato da tempo e confermato in tempi recenti, sembra che l’unico responsabile del mancato funzionamento della Consulta dello Sport sia il Presidente della stessa.
Per quanto riguarda l’assolvimento del mio incarico parlano le convocazioni e i verbali delle riunioni ; per quanto riguarda la partecipazione dei componenti dell’Assemblea della Consulta dello sport mi riferisco agli stessi atti.
Ciò premesso desidero puntualizzare che una qualsiasi rappresentanza funziona a condizioni che i componenti diano seria importanza al compito assunto e ne siano attori proponenti e attuanti e non facili critici.
Per quanto riguarda il fronte politico debbo , purtroppo, sottolineare che il concetto di servizio pubblico è inversamente proporzionale al compito delegato dai cittadini che da mandatari di delega amministrativa , nel concetto politico comune, diventano “valvassini” assoggettati che “ hanno bisogno dei politici” per favori personali piuttosto che CITTADINI ai quali la politica deve rendere servizi utili alla crescita sociale in modo globale.
Mi dispiace avere constatato che molte Associazioni Sportive hanno acquisito tale ipotesi di pensiero concretamente perorando cause selezionate e particolari mentre desistono dal creare condizioni di proposte socialmente utili a diffondere la CULTURA dello SPORT.
Dette condizioni sottopongono il valore sportivo alla benevolenza del “padrone del vapore di turno” mortificandone , alla radice, significati e finalità.
Non mi sono meravigliato della sortita del Vice Sindaco sui collaboratori civici e non mi meraviglia che non si siano raggiunti risultati in quanto per assolvere a tale importante compito bisogna che la collaborazione sia concreta e non subordinata alle esigenze di una politica che vive piu’ di esternazioni che di consultazione ,progettazione e attuazione.
Rammentando a me stesso che il tempo impiegato a dare input alla Consulta dello Sport non mi viene , assolutamente, retribuito né viene riconosciuta la valenza sociale dei progetti approvati e/o proposti dalla Consulta dello Sport o da me personalmente mi pongo un periodo di riflessione e chiedo alle SS.LL voler comunicare come e se intendono assolvere al compito assunto e dare valore all’ organo sportivo consultivo sopratutto al fine di apportare idee e progetti socialmente propedeutici alla crescita culturale e umana della Nostra Città.
All’Amministrazione desidero ricordare che i beni sportivi pubblici devono essere utilizzati non per attuare una mortificante politica di asservimento per utilità personale quanto per dare il giusto valore alla diffusione della frequenza attiva dello sport affinche diventi patrimonio culturale diffuso e acquisito .
E’ conseguenza che DEVONO essere particolarmente attenzionate le ASSOCIAZIONI SPORTIVE che dimostrano la qualità del lavoro attuato tramite risultati concreti o che propongano attività sportive sociali con attenzione al contenimento dei costi e alla qualità dell’offerta che , tramite accordi con l’Amministrazione , permettano una diffusa e capillare partecipazione alle attività sportive al di là della concezione del professionismo.
Tanto premesso dichiaro che le mie dimissioni sono disponibili a semplice richiesta dell’Amministrazione o del 51% dei componenti della Consulta dello Sport che ne abbiano diritto.
Cordiali Saluti. Prof. Giuseppe Messana”
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