Anche Alcamo verso il Biodistretto

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Tanti riscontri positivi per il progetto del primo distretto siciliano “Terre del Bio”, avviato dal Comune di Petrosino e dall’associazione Città del Bio.

Il convegno che si è svolto venerdì presso il centro polivalente è servito per mettere a confronto tutti i soggetti, a vario titolo, interessati al progetto: l’assessorato regionale all’agricoltura, i Comuni partner, le aziende, i tecnici di settore e Città del Bio.

Una volta firmato il protocollo d’intesa, tutti i soggetti del partenariato si impegneranno a sviluppare ogni iniziativa utile a promuovere il distretto “Terre del Bio” attraverso un percorso strategico che esalti il ruolo dell’agricoltura biologica nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari e che rappresenti un progetto di crescita sostenibile a vantaggio del territorio interessato.

All’incontro, ospiti del sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone e dell’assessore all’agricoltura Luca Badalucco, sono stati i massimi rappresentanti dei Comuni di Alcamo, Paceco, Buseto Palizzolo, Gibellina, Marsala, Poggioreale e Santa Ninfa, il Capo di Gabinetto dell’Assessorato regionale all’Agricoltura Antonio Parrinello, il vicepresidente di Assoenologi Sicilia Antonino Reina, il direttore generale dell’Irvos Lucio Monte, il direttore di Città del Bio Ignazio Garau. Da tutti è stata espressa la massima disponibilità a lavorare per la costituzione del distretto del bio e la convinzione che esso possa rappresentare un’occasione di crescita per il territorio.

“E’ una scommessa ed una sfida, un patto forte tra amministratori e con le aziende –  ha detto il sindaco Giacalone – deve essere soprattutto un cambiamento di stile di vita e un modo nuovo di intendere lo sviluppo del nostro territorio e delle nostre aziende, puntando sul rilancio della Sicilia pulita”, mentre l’assessore Badalucco ha parlato di “un’azione necessaria ed urgente. Il Biodistretto bisogna pensarlo come una realtà multi-vocazionale: agricola, ambientale, culturale, sociale, eco-turistica ed enogastronomica. Tutto questo ci impone una “Cultura del biologico” che nelle sue diverse forme diventa uno dei percorsi necessari per individuare opportunità, valorizzazione delle differenze locali, compatibilità ambientale e qualità della vita”.

“Solo se battiamo strade nuove possiamo uscire dalla crisi” – ha aggiunto Parrinello.

L’impegno per il distretto “Terre del Bio” è proseguito ponendo al centro dell’attenzione le aziende che, sul territorio, hanno creduto nelle potenzialità del biologico.

Il tour è partito dall’Oleificio Titone che, da più di 30 anni, produce un olio apprezzato in tutto il mondo. La delegazione si è poi spostata presso l’azienda agricola Cristoforo Maggio che produce erbe officinali ed aromatiche grazie a più di sei ettari coltivati con metodo biologico certificato della famiglia Maggio. Visitata poi anche la cantina Gazzerosse di Mazara del Vallo che, da qualche anno, ha scelto di rispondere alle nuove esigenze di mercato puntando sul biologico ed infine la tenuta Poggioallegro che ha ospitato i partecipanti nel suo splendido ed antico baglio.

Il prossimo appuntamento adesso è fissato per l’8 luglio prossimo a Poggioreale, quando i Sindaci dei Comuni interessati, si incontreranno per la costituzione del Biodistretto.

 

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