Alcamo, polizia municipale allo stremo e senza indennità

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ALCAMO – La burocrazia e la guerra interna alla macchina burocratica del Comune sta mettendo in ginocchio il comando di polizia municipale ad Alcamo. La cinquantina di agenti sono allo stremo non solo per la cronica carenza d’organico ma anche per le indennità accessorie che non arrivano oramai da anni. Dal 2013 per l’esattezza questi fondi, che riguardano straordinario, rischio, disagio e vigilanza, non vengono erogati. La questione è stata posta al centro di un’assemblea sindacale che si è tenuta al Collegio dei Gesuiti di Alcamo e qui sono emersi tutti i problemi della categoria. Le indennità accessorie, all’incirca 250 mila euro annui, non sono state ancora liquidate dalla Regione (nonostante il Comune abbia garantito il corretto iter burocratico appostando in bilancio il 10 per cento di cofinanziamento) e si presume per problemi di liquidità legati alle disastrate finanze del governo di Palazzo d’Orleans. C’è poi addirittura una guerra sotterranea tra i dirigenti del Comune e la stessa amministrazione comunale sui criteri nel predisporre il salario accessorio che addirittura non è stato nemmeno quantificato lo scorso anno.

Altro capitolo è quello legato alla carenza di personale e a quello che sarà invece il futuro degli agenti con contratti precari. Attualmente si contano in servizio al comando di polizia municipale 49 unità, ma di queste più della metà, 28 per l’esattezza, sono assunte con contratto part-time e le rimanenti 21 hanno invece tutte e 36 le ore effettive di servizio. Secondo un calcolato elaborato dalla giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre ci sono ben 17 posti vacanti. Recentemente, con una mobilità interna, sono stati reclutati 3 nuovi agenti ma rimangono ancora da colmare lacune in pianta organica per ben 14 unità. Per di più c’è il fondato rischio che il personale precario possa essere licenziato dall’1 gennaio 2016. C’è in atto un blocco delle assunzioni per via di una norma nazionale che impedisce alle amministrazioni comunali di rinnovare i contratti ai precari se si sfora il Patto di stabilità. Da questo punto di vista Alcamo rischia seriamente.