Alcamo-Pd al lavoro per sanare in contrasti in vista del congresso

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C’è chi come Giuseppe Scibilia, già presidente del consiglio comunale, lavora nella direzione dello svolgimento di un congresso unitario del Partito democratico alcamese, fissato per domenica 25 settembre. La data venne fissata lo scorso mese di luglio a conclusione di una riunione del Pd, tenutasi al Bar Nannini, diventato il punto di riferimento di incontri di varie colorazioni politiche. Il Pd alcamese col congresso straordinario intende darsi un assetto, secondo le norme statutarie, in modo da uscire da quella precarietà che lo ha caratterizzato negli ultimi due anni. I dem alcamesi affidati ad una reggenza che non ha prodotto risultati positivi e la vicenda delle primarie Cusumano-Benenati, prima delle comunali ne è un esempio. C’è chi come Gianluca Abbinanti, componente la direzione regionale del Pd, non ha gradito la convocazione del congresso cittadino poiché a marzo in tutta Italia si svolgeranno le assisi del Pd per eleggere gli organi statutari. Al centro congressi Marconi si fronteggeranno dunque le varie anime del Pd. Ma partono in vantaggio i giovani, guidati dall’esperto Ignazio Filippi, che detengono un maggiore pacchetto di tessere. Costoro avevano puntato su Alessandro Contento, che ha rinunciato perché impegnato all’estero in un progetto “Erasmus”, Potrebbero puntare su Eva Calvaruso, candidata nel Pd alle ultime comunali dove ha ottenuto 481 preferenze, Ma cosa farà il consigliere Giacomo Sucameli, che ha un pacchetto di tessere, meno comunque del gruppo Filippi. Ma  Giacomo Sucameli quanto ci azzecca col Pd ? In questi giorni si è parlato anche di una probabile candidatura di Giuseppe Orlando, già assessore comunale quando militava nella Cna da dove poi è uscito per dirigere un proprio sindacato. Il congresso straordinario del Pd alcamese per il prossimo 25 settembre avrà una completa valenza alla luce del fatto che il Pd nazionale ha convocato tutti i congressi per il prossimo mese di marzo? Ancora è presto per potere sciogliere questo interrogativo. Durante l’assemblea del luglio scorso venne ribadita la necessità  di far sentire la voce non con intenzioni che non si realizzano, ma con programmi precisi. Con il coinvolgimento delle persone e i democratici sono tanti ad Alcamo cercando di evitare situazioni kafkiane come la vicenda delle primarie poi abortite. Insomma il Pd alcamese è deciso a trovare l’unità dopo le tante lacerazioni interne, anche per una mancanza di leadership evitando di gettare in prima linea cosiddetti padre nobili, tutor etc…., ma presentandosi alla città con idee innovative per cercare di riacquistare quella fiducia perduta.