Alcamo: pausa-caffè e telefonini al Comune, introdotte limitazioni ai dipendenti

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Stop alle pause caffè infinite e all’utilizzo dei cellulari personali. Al Comune di Alcamo arriva un altro provvedimento che rischia di far discutere e che riguarda tutto il personale in servizio al municipio. Dal lunedì prossimo, 2 ottobre, entra in vigore il “Codice di comportamento” varato dal segretario generale del Comune, Vito Bonanno, e appena approvato dalla giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi dopo il via libera anche da parte dell’Oiv, l’organismo interno di valutazione del ministero della Funzione pubblica. Il testo ha superato anche le varie osservazioni ed ha avuto qualche integrazione ma nella sua sostanza è rimasto tale e quale. Quello che farà discutere è la regola imposta per la pausa caffè su cui prima non vi era alcuna limitazione ma tutto si lasciava al buon senso del dipendente. Ebbene, da lunedì il break potrà essere nell’arco di una giornata lavorativa soltanto uno, nel caso di rientro pomeridiano chiaramente se ne potrà usufruire di un secondo. Non solo: chi vorrà fare la sua pausa caffè al bar più vicino dovrà timbrare il cartellino in uscita ed entrata, quindi dovrà recuperare i minuti persi al bancone sorseggiando la sua tazzina. Oppure dovrà accontentarsi di prendere il caffè nelle macchinette erogatrici interne al Comune e in quel caso non sarà decurtato dal proprio monte ore, chiaramente in maniera limitata in relazione al consumo della bevanda, quindi per pochi minuti. Questo e non solo: i limiti adesso riguardano pure l’uso del proprio cellulare. Evidentemente anche in questo dai piani alti della burocrazia comunale sarà stato visto come una criticità. Da qui l’introduzione di un altro divieto all’interno del codice di comportamento: non si potrà usare in ufficio lo smartphone per scaricare messaggi e accedere ai social network. “Nelle more  di completare il quadro delle misure organizzative anticorruzione, – scrive il segretario Bonanno a tutti i dirigenti del Comune a cui sollecita l’applicazione e la vigilanza – il codice rappresenta uno strumento fondamentale in quanto, da un lato,  mette a sistema una serie di misure comportamentali finalizzate ad assicurare gli obblighi di integrità che gravano su ciascun dipendente e dirigente e, dall’altro, sottopone al rispetto dei medesimi obblighi a tutti coloro che collaborano con il Comune di Alcamo a qualunque titolo, anche gli Lsu cui, non essendo dipendenti, non era fino ad oggi applicabile il codice disciplinare”. Recentemente al Comune sono stati reinstallati e rimessi in funzione tutti i rilevatori elettronici di presenze che in diversi uffici distaccati erano fuori uso e ciò impediva un controllo efficace e puntuale rispetto alle entrate e alle uscite dei dipendenti.