Alcamo-Papania, perquisiti abitazione e studio

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ALCAMO – Secondo quanto trapela da informazioni giornalistiche agenti di polizia giudiziaria, coordinati dalla Procura di Trapani, hanno eseguito nei giorni scorsi perquisizioni nell’abitazione dell’ex senatore del Partito democratico Nino Papania, oltre che nel suo studio e nelle abitazioni di suoi familiari ad Alcamo. Al momento non si conosce a quale indagine sia da correlare la perquisizione. Papania è sotto processo per voto di scambio, insieme con altre sei persone. Tutti, secondo l’accusa, sarebbero stati la “regia” dell'”operazione elettorale” che nel 2012 consentì l’elezione dell’attuale sindaco Sebastiano Bonventre e di alcuni consiglieri a lui vicini. Il giudice, accogliendo le opposizioni delle difese, ha rigettato la richiesta del pubblico ministero di introdurre atti dell’indagine coordinata dalla Procura di Palermo (e arrivata adesso per il giudizio al Tribunale di Marsala) e riguardante presunti rapporti illeciti tra i vertici dell’Ato 1 di Trapani e l’azienda Aimeri. Rigettata anche la richiesta del pm Penna di depositare due verbali di sommarie informazioni, presentati come “documenti di un nuovo procedimento penale”, ancora sempre relativo a presunte assunzioni pilotate dalla politica presso la società Aimeri. La perquisizione subita dall’ex parlamentare del Pd potrebbe ricondursi a questa indagine il cui cerchio è stato chiuso dalla Procura di Palermo già nel 2013: si parla di presunto giro di mazzette dietro la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata in provincia di Trapani ed in particolare ad Alcamo. Avvisi di garanzia sono stati notificati all’ex senatore, ai vertici dell’azienda marsalese Sicilfert, e al direttore dell’Ato Trapani 1 “Terra dei Fenici” Giovanni Alestra, nonché ai vertici di Aimeri Ambiente, la ditta che svolge il servizio di raccolta rifiuti nel territorio. L’accusa è nota: Papania e Alestra avrebbero chiuso un occhio rispetto alle inefficienze di Aimeri nello svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, in cambio di assunzioni e regalini vari. In un rapporto dei carabinieri, ad esempio, spunta una “penna con diamantino”, regalata da Orazio Colimberti, amministratore di Aimeri, a Papania, anche se il diretto interessato ha sempre negato tutto. I rifiuti anziché essere differenziati, venivano conferiti all’azienda Sicilfert di Marsala. Nel frattempo la Dda ha chiesto al gip di inviare a Palazzo Madama, al Senato, la richiesta di autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni delle telefonate tra l’ex parlamentare e i suoi coindagati. Si tratta di telefonate intercettate quando Papania era Senatore del Pd, quattro anni fa. Intanto, si avvicina il momento per il senatore Papania di uscire fuori dal troncone di indagine palermitano: l’aula del Senato il prossimo 28 maggio dovrebbe votare sull’autorizzazione all’utilizzo di intercettazioni telefoniche.