Notificato l’avviso di conclusione delle indagini per gli indagati, sei in tutto, nell’ operazione dei carabinieri della Compagnia di Alcamo, denominata “Dark Village” dello scorso 19 novembre. Ora i difensori hanno venti giorni di tempo per potere produrre eventuali memorie. L’avviso di conclusione delle indagini è quasi sempre il preludio al rinvio a giudizio, L’ indagine dei carabinieri di Alcamo ebbe inizio lo scorso mese di gennaio. Gli indagati sono accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, ricettazione ed evasione. Le persone finite nell’ordinanza sono accusate di avere organizzato un giro di spaccio di cocaina e marijuana con base al “Villaggio regionale” di Alcamo. I carabinieri anche grazie all’impiego di sofisticate strumentazioni sono riusciti a documentare numerosi episodi di spaccio verificatisi principalmente nelle strade che costeggiano i palazzi di edilizia popolare di contrada Tre Santi. Secondo i carabinieri a capo dell’organizzazione ci sarebbe stato il 35enne Emanuele Cataldo, molto noto alle forze dell’ordine. Indagate anche donne e parenti del Cataldo coinvolte nella fruttuosa attività dello spaccio. Intanto il Tribunale del Riesame di Palermo con ordinanza, ha annullato l’ordinanza emessa dal Gip. presso il Tribunale di Trapani nei confronti di Paolo Piazza, al quale era stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Alcamo per l’ ipotesi del reato di ricettazione nell’ambito dell’operazione “Dark Village”. Il Tribunale del riesame accogliendo i motivi di ricorso proposti dal difensore di Paolo Piazza, Antonino Vallone, ha annullato l’ordinanza cautelare ritenendo “che non sussiste allo stato prova dell’elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto non vi è prova della consapevolezza da parte del Piazza della provenienza delittuosa degli oggetti provenienti da furto. Piazza rimane indagato a piede libero.