Alcamo-Oggi i funerali di Carmelo Guido

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La camera ardente in una stanza della sua abitazione di contrada Virgini. Parenti e amici commossi, ancora increduli per la tragica fine di Carmelo Guido, hanno sfilato sabato pomeriggio davanti al feretro, cercando di portare anche una parola di conforto alla moglie Daniela e alle figlie Alice e Irene, sconvolte da un dolore senza fine. Alla parrocchia Anime sante, che Carmelo Guido frequentava da sempre sabato sera una santa messa e una veglia di preghiera per ricordare l’amico direttore generale della Banca don Rizzo dal 2006. Tantissime le persone. Sempre sabato verso le 20 la bara è stata portata alla chiesa Madre dove oggi alle 17,30 funerali e poi l’ultimo viaggio verso il cimitero Spirito Santo per la sepoltura nella chiesa della don Rizzo. Alcamo è ancora frastornata per tale incidente rivelatosi mortale. Intanto procede l’inchiesta da parte dei carabinieri. Il magistrato ha disposto il sequestro della Fiat Multipla, guidata da un agente della polizia penitenziaria, residente a Calatafimi ma in servizio al carcere San Giuliano di Trapani, dove si stava recando per prendere servizio quella mattina di venerdì scorso. L’agente di polizia penitenziario è indagato per omicidio colposo, mentre anche sulla base delle sue dichiarazioni si sta cercando di mettere a fuoco la dinamica dello scontro. Va detto che la famiglia dell’agente è sconvolta e lui è ancora in stato di shoc. Secondo la sua versione avrebbe urtato, sulla statale 113, con lo specchietto retrovisore, lato guida, la spalla di Carmelo Guido che è caduto sbattendo violentemente il corpo sull’asfalto. G.R., queste le iniziali del nome dell’agente, si è immediatamente fermato per prestare soccorso. Pare che le prime parole che gli avrebbe detto Carmelo Guido, ancora lucido, siano state quelle di conoscere le condizioni della sua amata bicicletta da corsa, con la quale ogni mattina, da diversi anni, percorreva una cinquantina di chilometri prima di recarsi al lavoro. Nel frattempo veniva allertato il 118. Poi la corsa all’ospedale di Alcamo, l’intervento chirurgico per le gravissime lesioni interne e quindi il decesso tra la disperazione di familiari, amici e colleghi di lavoro, che subito si erano precipitati al secondo piano del San Vito e Santo Spirito. La famiglia di Carmelo Guido ha nominato l’avvocato Vincenzo Catanzaro e un perito per seguire gli sviluppi dell’inchiesta, mentre l’agente di polizia penitenziaria ha nominato quali suoi difensori gli avvocati Vito Mancuso e Saro Lauria.