La strada si trova in contrada Sasi, dove ci sono ancora tante vie da intitolare. La decisione di dedicarla alla strage avvenuta durante la Seconda guerra mondiale trae origine dalla monografia intitolata “Fra’ Diavolo e le stragi del dopoguerra” in cui il suo autore, l’alcamese d’adozione Nello Morsellino, rivisita alcuni episodi semi-dimenticati dalla storiografia, che precedono il più famigerato massacro di Portella della Ginestra del 1° maggio 1947, come la strage della stazione ferroviaria di Alcamo del 14 luglio 1943 e quella del pane di via Maqueda a Palermo del 1944. Morsellino ritiene – anche sulla base di documenti riportati integralmente – che ad Alcamo, il 14 luglio di ogni anno, dovrebbe essere lutto cittadino perché quell’infausto giorno di 62 anni fa, la forza pubblica, ispirata dalla faziosità fascista, sparò — nei pressi della stazione di Alcamo Diramazione — contro una decina di inermi cittadini, inizialmente intenti ai lavori agricoli o alle incombenze artigianali. «Un episodio della storia del nostro passato – si legge in una nota del Comune di Alcamo – che, proprio perché poco conosciuto dai più, merita di essere ricordato per entrare a far parte della memoria locale alcamese e non solo». Ben altri i motivi che stanno alla base dell’intitolazione a Benedetto Guastella di un’altra via, ubicata, in questo caso nel quartiere Sant’Anna, nei pressi di via Kennedy. Il concittadino alcamese, alla cui memoria storica adesso sarà dedicata una delle strade del territorio, nato nel 1911 e deceduto nel 2004, si è, infatti, distinto per le sue poesie in dialetto e per il suo impegno all’interno dell’associazione Poeti Dialettali “Cielo d’Alcamo”. Entrambe le intitolazioni sono state decise dal commissario straordinario Giovanni Arnone, su proposta della Prima commissione consiliare.