Prima penalità per la ditta che fornisce i pasti alle mense delle scuole a tempo prolungato ad Alcamo. Il Comune ha emesso una sorta di multa pari a 450 euro per diverse inadempienze riscontrate, secondo quanto sostiene l’assessore alla Pubblica istruzione Gino Paglino. Tra queste figura ad esempio il mancato utilizzo dei cibi biologici ed altre infrazioni riscontrate nell’ambito dell’applicazione del capitolato d’appalto. Questo sostanzialmente è il primo passo intrapreso dall’amministrazione comunale dopo le proteste dei genitori che frequentano le scuole in cui è presente la mensa, praticamente in tutti i plessi tranne che al “Freober” e al “Collodi”. Questa mattina oltretutto è stata effettuata una ispezione congiunta tra il Comune e la stessa ditta in alcune scuole, è stato stilato un verbale in contraddittorio in cui la ditta che fornisce i pasti ha garantito sulla buona qualità dei cibi forniti. L’assessore paglino è stato chiaro: la penalità applicata è solo l’inizio di un percorso di massimo rigore che sarà intrapreso dal Comune.
Da questa mattina gli alunni delle scuole sono tornati a consumare il cibo delle mense dopo tre giorni di astensione in segno di protesta proprio per la qualità dei cibi. A tal proposito si è costituito un comitato composto da genitori e insegnanti proprio con l’intento di interloquire costantemente con l’amministrazione comunale e aggiornarli della situazione. Una protesta che sino ad oggi è rimasta chiusa, quasi latente, all’interno delle quattro mura delle scuole. Oggi però il limite di sopportazione dei genitori pare abbia raggiunto ogni limite. L’assessore alla Pubblica istruzione conferma che i pasti garantiti dalla ditta di Salemi che ha in appalto la distribuzione sino ad oggi hanno lasciato effettivamente a desiderare.
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