Alcamo Marina dimenticata, servizi quasi nulli. Niente bus da e per la città

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Alcamo Marina è quasi invivibile, almeno dal punto di vista dei servizi. Niente ufficio postale, niente bancomat, pochi parcheggi, niente uffici comunali, niente stazioni di servizio carburante, niente docce e cabine per chi va in spiaggia, nessun accesso al mare per disabili, niente poltrone job e nemmeno servizio pubblico di collegamento con la città attraverso autobus. Inoltre la vigilanza in mare tramite bagnini è partita a fine luglio e con un numero di postazioni dimezzato rispetto alla consuetudine e insufficiente per oltre 7 chilometri di litorale balneabile.

Meno male che quest’anno, dopo l’inquietudine provocata dai colori del mare, soprattutto nei pressi della foce del torrente Canalotto, l’acqua è ritornata limpida e cristallina, per la maggiorparte dei casi, come ai vecchi tempi. Vivere ad Alcamo Mraina, anche d’inverno, è davvero un’impresa. Non esiste nulla ma soltanto cemento e strade. Non si può ipotizzare nemmeno una sede distaccata di scuole o uffici perché mai la zona è stata elevata a frazione e quindi meritevole dei servizi necessari.

In questa strana e particolare estate 2020 è saltato anche il servizio di collegamento fra Alcamo e Alcamo Marina con autobus pubblici. Nessuno si era preso la briga di inserire nel bilancio 2019 le somme necessarie. In fretta e furia il consiglio comunale, in fase di approvazione del nuovo strumento finanziario, ha approvato un apposito emendamento che, seppure immediatamente esecutivo, è arrivato pochi giorni fa. Gli uffici comunali hanno predisposto l’avviso ma la burocrazia ha i suoi tempi. Inoltre la proposta prevede una strana riduzione del percorso: gli autobus, invece che raggiungere la popolosa zona Calatubo (come sempre fatto ndr), dovrebbero ritornare indietro nei pressi della casa cantoniera del Canalotto.

Insomma l’ennesimo servizio in meno per chi decide ancora, durante l’estate, di trasferirsi nella località di villeggiatura dove sono centinaia le case sfitte o rimaste chiuse. Qualcuno comunque ancora ci crede. Bene che vada i pullman (negli ultimi anni della ditta Reginella) potrebbero entrare in servizio a fine agosto, per una quindicina di giorni, comprendendo le corse per i pellegrinaggi alla Madonna dell’Alto di Monte Bonifato (7 e 8 settembre) e le visite ai cimiteri per la Commemorazione dei Defunti (1 e 2 novembre).