Alcamo, maggioranza a pezzi

0
432

Chi va e chi viene. Il consiglio comunale di Alcamo sembra decisamente un porto di mare. A distanza di un anno dalle elezioni amministrative che hanno portato all’elezione a sindaco di Sebastiano Bonventre si registrano un gran numero di movimenti dalla maggioranza all’opposizione e viceversa. L’imminente annunciato rimpasto in giunta evidentemente sta avendo il suo peso in alcune scelte. L’ultima è quella di Franco Rimi, esponente della civica “Nuova presenza”, che in un lungo documento annuncia di lasciare la maggioranza a sostegno del primo cittadino sostenendo di essere rimasto deluso da una politica poco efficace per il cittadino. Lo dice a chiare lettere, senza troppi giri di parole: “Continuerò ad esercitare il mio ruolo di consigliere – scrive Rimi – da indipendente che di volta in volta valuterà se dare o meno il proprio sostegno agli atti deliberativi proposti dall’amministrazione comunale”. Per la coalizione a sostegno del primo cittadino quindi arriva una nuova mazzata. Ad oggi i consiglieri a sostegno sono appena 13: i 7 del Pd, 3 di Area Democratica, 2 della civica Insieme per Alcamo e 1 solo di Nuova Presenza, gruppo che si è notevolmente assottigliato in nemmeno un anno di legislatura. Per il resto tutti gli altri consiglieri si possono definire di opposizione o comunque non allineati e coperti sulle posizioni dell’amministrazione comunale. Da settimane si paventa una rivisitazione della squadra di governo ma ad oggi le consultazioni sono ancora in corso. Di certo il sindaco ha la necessità di allargare i suoi orizzonti politici aprendo ad altre forze in consiglio: “Ritengo sia necessario – sostiene il capogruppo del Pd Antonio Fundarò – così come riteniamo che necessiti un rilancio dell’azione amministrativa magari con qualche innesto, non certamente stravolgendo l’assetto attuale della giunta”. Le polemiche però non si placano così come le malelingue. Ad innescarle, attraverso il profilo facebook di Attivati, il consigliere comunale Antonio Nicolosi che lamenta un sotterraneo tentativo dell’amministrazione di accaparrarsi quanti più consiglieri possibili dalle file dell’opposizione. Dito puntato sul caso di Ignazio Caldarella, recentemente eletto dalla maggioranza in seno alla commissione consiliare al posto del dimissionario Alessandro Calvaruso. “Sono solo illazioni – replica Fundarò – Caldarella è stato indicato anche da noi perché lo riteniamo una garanzia per la sua coerenza e l’imparzialità. Dietro questa nomina non c’è alcuna trama segreta, posso assicurarlo”

Nella foto Franco Rimi