Alcamo- Lotta ai giochi d’azzardo, questionari per 7 mila alunni

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Sette mila copie di un questionario da distribuire agli studenti delle scuole superiori dei Distretti di Alcamo e Marsala. Si tratta dell’ennesima iniziativa da parte dei Sert per approfondire fenomeni, che diventano sempre più preoccupanti e che provocano varie forme di dipendenza. “Lo studio riguarda – dice Guido Faillace, dirigente del Sert di Alcamo ed esperto del ministero dell’Interno – la dipendenza dal gioco. Ovvero video poker, gratta e vinci  tutte quelle diavolerie che spesso rovinano non sono il giocatore seriale ma anche i propri familiari”. La dipendenza dai giochi, ovvero la ludopatia, è un fenomeno grave e vasto che investe anche il nostro territorio. Un centinaio sono in cura presso il Sert di via Cernaia, mentre aumentano sempre più i  consumatori di droghe, cocaina e marijuana in particolare così come gli abusi di alcol sono quotidiani. Sarebbe sufficiente fare un giro ogni mattina tra i viali di Piazza della Repubblica dove si contano centinaia di bottiglie vuote. E poi la movida selvaggia senza regole e senza controlli produce guasti sociali e disturbi alla quiete pubblica in una vasta zona del centro storico di Alcamo. Il Sert ha accertato che già a 12 anni decine di ragazzini iniziano a bere alcolici con gravissimi danni per la salute, e pertanto i genitori dovrebbero intervenire con decisione anche sulle istituzioni: siano esse forze dell’ordine oppure gli insegnanti nei confronti dei quali pari e madri debbono avere la massima fiducia. Ad Alcamo i controlli a tutti i livelli sono praticamente inesistenti: baldorie, ubriacature, musica all’aperto sparata al massimo volume: benvenuti nella movida fuori legge. Nelle città vicine controlli e multe. Nella Repubblica di Alcamo tutto è lecito. Il Sert lancia un altro allarme: i genitori quando acquistano gratta e vinci debbono evitare di farli grattare ai figli Invece già da piccolissimi, forse nell’illusione che portino fortuna,  molti genitori rischiano di insegnare ai ragazzini che è normale giocare e farsi fregare i soldi. Così come – denuncia il Sert – che già anche nella nostra provincia in alcuni discount sono comparsi video giochi per bambini. Altro rischio di assuefazione con vittime i bambini, come fra l’altro denunciato più volte nella trasmissione le “Iene” che fino ad oggi hanno chiesto invano di abolire questi strumenti dedicati a ragazzini. Si vincono bambole e pupazzi, ma si abituano a giocare da piccolissimi. Perché le associazioni che dicono di lavorare per tutelare i ragazzi continuano a brillare per assenza? Continuando questo squallido andazzo si formano generazioni di ludopatici ed a niente servono convegni ed altro, spesso passerelle per politici in cerca di visibilità.