Torna uno spettacolo che affonda le sue radici nel tempo e che è sempre di grande attualità e che consente di conservare la memoria senza la quale una società non ha futuro. Ogni mercoledì dei mesi di luglio e agosto il castello dei conti di Modica di Alcamo, ospiterà l’opera dei pupi, passione coltivata con professionalità, ormai da venti anni, da Salvatore Oliveri, nipote del grande Gaspare Canino al quale è dedicata l’Associazione culturale, che nella via Manzoni aveva un piccolo teatro e dove realizzava o riparava i pupi. Gaspare Canino aveva operato ad Alcamo per circa cinquanta anni a partire dai primi del Novecento, anni in cui aveva cominciato ad aiutare il famoso Don Luigi Canino, da cui successivamente ereditò l’arte del teatrino. Nel 1970, ormai vecchio, privo di figli maschi che continuassero l’attività e privo di ogni sostegno economico da parte dell’Amministrazione Pubblica dell’epoca, dovette cedere il suo amato Teatro dei Pupi al Museo Internazionale delle Marionette di Palermo. Vent’anni dopo, il nipote Salvatore Oliveri, preso dall’antico amore per i pupi che aveva manovrato da piccolo decise di ricostruire pezzo per pezzo, con gli attrezzi del nonno, il suo vecchio teatro. I pupi continuarono a crescere di numero e ciò lo invogliò a fare i primi spettacoli. Il successo ottenuto rinnova una tradizione ed un’arte che dura dal 1820, quando, per mano di Don Liberto Canino, vide la luce il primo pupo siciliano. Salvatore Oliveri ha portato lo spettacolo dell’opera dei pupi in giro per il mondo e le epiche avventure e battaglie di Orlando e Rinaldo, dei Paladini di Francia, creano sempre grande interesse tanto che le panche collocate nel castello dei conti di Modica si riempiono sempre per ammirare e far conoscere ai giovani come si divertivano i padri, durante la farsa che seguiva lo spettacolo dell’Opera dei Pupi.