Alcamo-Liceo classico, lavori per eliminare i disagi

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I disagi sono destinati a continuare anche dopo le vacanze di Natale. Ma qualcosa si muove per cercare di riportare gli studenti di nove classi del liceo Classico di Alcamo, nella storica sede della via Vittorio Veneto, realizzata durante il regime fascista. Il liceo classico, frequentato oggi da 400 alunni, dal 1869 prese il  nome di “Ciullo” ed è l’istituzione delle scuole superiori più antica e prestigiosa della città. La via crucis iniziò dopo un’indagine tecnica sui solai. Pur non essendoci pericoli di crolli emerse che i controsoffitti non erano a norma e pertanto la Provincia non ha concesso l’agibilità.  Già è pronto il progetto per effettuare gli interventi. Prevista una spesa di 450 mila euro ma i tempi si prospettano ancora lunghi. Intanto si lavora per far rientrare nell’istituto tutte  e nove le classi,  oggi ospitate al liceo scientifico “Giuseppe Ferro”. Allo stato attuale nella via Vittorio Veneto solo quattro aule su 15 sono agibili e per evitare doppi turni è stata trovata la soluzione del “Giuseppe Ferro”. Lo scorso hanno sono stati eseguiti al Cielo d’Alcamo una serie di lavori di manutenzione che hanno anche riguardato i prospetti esterni. L’istituto visto da fuori sembra in perfette condizioni, ma è all’interno, dove si deve svolgere l’attività didattica nella massima sicurezza, che esistono problemi che la Provincia sta cercando di risolvere. Il liceo classico, ha visto aumentare la popolazione scolastica come sta succedendo in tutta Italia, perché tale scuola riesce a dare un  bagaglio culturale e formativo, grazie allo studio della civiltà greca e latina.  Intanto si è conclusa al castello dei conti di Modica la mostra per festeggiare il 40esimo anniversario del concorso “Cielo d’Alcamo” che ha avuto quest’anno come tema “La fragilità, l’errore, il limite… come risorsa”! Esposte foto, opere e realizzazioni varie che negli anni hanno caratterizzato il concorso. Durante le giornate delle manifestazioni al centro congressi Marconi il professore Salvatore Lo Bue, dell’Università di Palermo, ha tenuto una lectio magistralis su “Poesia e libertà”, una riflessione sull’amore nel VI libro dell’Iliade. Durante l’incontro gli studenti  hanno letto e interpretato i passi più significativi del testo omerico. A seguire la premiazione del concorso letterario e la mostra. Durante la serata per la premiazione gli alunni hanno proposto dei brevi interventi teatrali, musicali intervallati dalla premiazione per la poesia, arti grafiche e prosa. A portare i saluti agli alunni dell’istituto, diretto da  Giuseppe Allegro, sono stati tra gli altri il provveditore agli studi Luca Girardi e il sindaco Domenico Surdi. La storia del concorso è stata illustrata grazie alle testimonianze delle insegnanti Erina Baldassano, Giuseppina Ferrara, Arianna Spinelli e Vincenzo Bonanno.