Alcamo-Arriva la bolletta dell’acqua ma ancora una volta è scaduta

0
676

Puntualmente in ritardo. Sembrerebbe una contraddizione in termini ma non per il Comune di Alcamo dove invece il “puntuale ritardo” è diventato prassi, specie quando si tratta di inviare le bollette. E’ già successo nel passato più o meno recente e adesso si ripropone con l’invio della fattura per la fornitura idrica. Gli uffici comunali avevano già completato il lavoro a novembre ma il bollettino nelle case degli alcamesi, nella maggior parte dei casi, è arrivato quando già il termine per il pagamento, fissato allo scorso 11 dicembre, era già scaduto. In questi giorni sono arrivate la cartelle nelle case dei cittadini e oramai tutti o quasi le hanno avute recapitate. Le sorprese però non mancano: quando infatti si apre la busta, al cui interno vi è il dettaglio degli importi, si scopre che la scadenza per il pagamento riportata è antecedente all’arrivo della bolletta nella propria abitazione. La cosa singolare è che la data di emissione della fattura da parte del Comune di Alcamo riporta invece il 15 novembre scorso, giorno più giorno meno a seconda dell’utente fatturato. Oltre un mese di tempo dall’emissione all’invio appare davvero una tempistica tutt’altro che al servizio del cittadino. Quando si dice l’elefantiaca malaburocrazia. Che il ritardo sia diventato prassi al Comune di Alcamo è oramai cosa consolidata. La stessa cosa, cioè l’invio della bolletta quando era già scaduta oltre il termine fissato dal municipio, era accaduta lo scorso anno sempre per quanto concerne l’acqua. E’ successo anche al momento del primo acconto della tari quest’anno, la tassa sui rifiuti. Proprio questo tributo ha toppato puntualmente ogni anno. Addirittura lo scorso anno, così come accaduto nel 2015, 2014 e 2013, si verificò il mancato recapito delle bollette ad alcuni utenti, ad altri addirittura ne arrivarono per errore due. Un vero pasticcio che è frutto del servizio di recapito. Il Comune lo appalta al miglior offerente, e non sempre è Poste italiane, e poi accadono questi disguidi, se così si possono definire. Un sospiro di sollievo invece per quanto riguarda gli importi che non sono affatto cambiati rispetto allo scorso anno: 35 centesimi per ogni metro cubo di acqua consumata, 11 centesimi a metro cubo per il canone fognario e altri 31 centesimi all’incirca per il canone depurativo. A chi magari si aspettava una possibile stangata ecco che dal Comune almeno per una volta arrivano liete notizie. Il tributo idrico appena fatturato e recapitato fa riferimento all’anno solare 2016.