Alcamo La via per Monte Bonifato intitolata a Ludovico Corrao

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Sarà intitolata a Ludovico Corrao una strada lunga quasi 5 chilometri, ricca di tornanti, attraverso la quale si raggiunge la cima della riserva del monte Bonifato,  immersa nel verde, circa 300 ettari di bosco, e di vestigia storiche. Più si sale più lo sguardo spazia sul panorama del Golfo di Castellammare. Qui Ludovico Corrao, uno dei figli più illustri della storia alcamese, viveva a contatto con la natura, ma la sua abitazione era un via vai di nomi illustri del mondo della cultura, soprattutto ma anche della politica. Dal poeta Evtuscenko a Danilo Dolci. Dallo storico padre del Pci: Emanuele Macaluso ad Enrico Berlinguer, Leonardo Sciascia, alla cantante Noa. Da Bonito Oliva al pittore Mario Schifano e dell’alcamese Turi Simeti,  allo scultore Consagra, che ha realizzato la Stella del Belice. Sono centinaia gli artisti provenienti da tutto il mondo che sono stati ospiti a casa Corrao, diventata una galleria d’arte. Tutte le opere Corrao le ha donate alla Fondazione Orestiadi, che in questi giorni ha ricordato i dieci anni dalla morte. E Ludovico Corrao è stato ricordato ad Alcamo con una cerimonia al Castello dei conti di Modica durante la quale il sindaco Domenico Surdi ha annunciato che a Ludovico Corrao sarà intitolata la via che conduce in cima al Bonifato. Al castello Lillo Pumilia, presidente della Fondazione Orestiadi, con sede a Gibellina, al centro del mondo grazie a Corrao, ha tracciato la figura di uno degli uomini più eccelsi della storia di Alcamo. E’ intervenuta la figlia Antonella Corrao. E ancora l’attore Giacomo Guarnieri mentre Vito Piccichè al clarinetto e Maria Agnese Augello al pianoforte hanno coperto gli intervalli con la loro musica. Un grandissimo applauso e tutti in piedi per tributare un omaggio a Franca Viola, presente al castello, che rifiutò il matrimonio riparatore e che col suo gesto cambiò usanze e leggi italiane. Si costituì parte civile nel processo contro i sequestratori e venne difesa dall’avvocato Ludovico Corrao, amico del regista Damiano Damiani che ad Alcamo girò il film “La donna più bella” per raccontare la storia di questa coraggiosa alcamese.   Letture del libro di Baldo Carollo sul Sogno Mediterraneo di Corrao. Libri pubblicati dal giornalista editore Ernesto Di Lorenzo. Presente la figlia Antonella Corrao, mentre la moglie dell’ex senatore Anna Agate, 93 anni, vive a Roma. Tra il pubblico Francesco Palermo Patera, ex dirigente il commissariato di polizia di Alcamo e grande amico ed estimatore di Corrao. Alcuni anni fa Palermo Patera inviò una lettera al Comune di Alcamo invitandolo ad intitolare qualcosa di importante a Corrao, che è stato anche sindaco di Alcamo, deputato regionale, assessore regionale e senatore. Ludovico Corrao è stato sindaco di Alcamo e aveva redatto un Piano regolatore, che non fu approvato, che avrebbe tutelato il territorio dall’abusivismo edilizio e fatto di Alcamo Marina un’industria del turismo estivo. E durante queste fasi concitate della politica una sera di novembre un grande boato scosse la città. Un attentato dinamitardo di grande potenza mandò all’aria la villa di Monte Bonifato. Con il terremoto del 1968 si trasferì a Gibellina, dove è stato sindaco per un ventennio, e che fece diventare la culla della cultura  del Belice, oggi conosciuta in tutto il mondo. E’ stato promotore e attore del dialogo con i popoli del Mediterraneo.