Alcamo, la storia di Oriana. Dal basket al cammino per diventare suora

0
303

Un altro passo avanti prima di centrare il più bel canestro della sua vita per una giocatrice che ha anche indossato la maglia della Nazionale. Dopo un percorso di preghiera durato tre anni, quello del noviziato ora ha preso i voti semplici. Fra un anno diventerà suora a tutti gli effetti. Lei si chiama Oriana Milazzo di Canicattì, ruolo play, che ha giocato in A2, dopo essere stata ingaggiata dal Basket Alcamo di Lino Scalco per poi militare in A-1, ai tempi d’oro, nel Priolo, allenato da Santino Coppa. La passione per il basket lo ha condiviso con la sorella Ilaria, anche lei convocata in Nazionale. Ma Oriana alla mondanità ha scelto la vita di preghiera. Nel maggio dello scorso anno ha preso la professione temporanea, e domenica scorsa, nel corso di una solenne cerimonia, i voti semplici. Ha già preso il nome di suor Chiara Luce. Come Chiara, religiosa italiana, collaboratrice di Francesco d’Assisi e fondatrice dell’ordine delle Clarisse. Luce come quella che sprizza dai suoi occhi. «Chiedo per amore di Dio di essere ammessa in questa fraternità di sorelle povere di Santa Chiara. I valori dello sport – racconta suor Chiara Luce – sono stati uno strumento di crescita umana e spirituale». Il monastero da tre anni è la sua casa. La famiglia a cui l’avevano affidata i genitori ad Alcamo, che casualmente portano lo stesso cognome: Milazzo, frequenta la chiesa del monastero. Poi il trasferimento a Priolo dove il suo sogno si realizza: l’esordio in A1 e la convocazione in nazionale. “Ma c’era qualcosa – racconta Chiara Luce – che continuava a mancarmi, sentivo una insoddisfazione in me». Cresce così il bisogno di essere utile e donarsi agli altri. Frequenta sempre più spesso la parrocchia. Nel frattempo decide di proseguire gli studi alla facoltà di medicina con il desiderio di diventare un medico missionario. A Roma studia con profitto ma sente che le manca qualcosa. Che vuole inseguire altri sogni interrogando se stessa per capire quale fosse il suo posto nel mondo. Partecipa alla Giornata della gioventù di Madrid qui comprende il disegno che il Signore ha per lei. Inizia a frequentare il monastero di Santa Chiara di Alcamo e parla con le sorelle in un luogo di preghiera che non conosce crisi di vocazioni. Qui si sente come a casa sua. Ed è Casa dove ti porta il Cuore . E ora i voti semplici e fra un anno potrà definitivamente indossare l’abito da suora.