Alcamo, la situazione dei precari secondo la Cisl di Marco Corrao

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Se il nuovo piano del fabbisogno del personale del Comune di Alcamo, la cui uscita è annunciata entro il 15 settembre, concepirà davvero la stabilizzazione di tutti — e il sindacalista Corrao intende davvero tutti – i precari, eccezione fatta per quelli che hanno già richiesto sua sponte la fuoriuscita dal bacino del precariato, il nuovo documento sarà la nuova covenant – un’arca dell’alleanza tra amministrazione Surdi, il segretario generale Cisl Fp Palermo Trapani Marco Corrao, e il collega della Uil Giorgio Maccadino.  Per Corrao, il fatto che alcuni dei precari — secondo l’assessore Butera, circa 50 persone — verranno stabilizzati in diversi settori da quelli in cui operano attualmente, non fa nessunissima importanza! “L’importante è che siano tutti stabilizzati, con contratto”, e a 24 ore. Ovviamente, va da se, ha lasciato intendere il sindacalista, che se anche uno dei lavoratori in gioco rimanesse senza contratto, lo sciopero sarà garantito. Al momento però pieno di ottimismo, il segretario Corrao si sarebbe lasciato andare in un commento di apprezzamento e condivisione personali rispetto alle modalità di stabilizzazione dei precari scelte dal comune alcamese – e cioè a tempo pieno, piuttosto che part-time, per garantire maggiore fluidità ed efficienza di servizi. “Non è sbagliato tenere a mente l’efficienza dell’ente pubblico”, e questo per Corrao sarebbe un valore altrettanto importante quanto quello di tutelare l’interesse dei singoli. Qualche cifra per capire i cambiamenti in seno al bilancio alcamese: attualmente 5 mln di euro è la spesa affrontata dalla Regione Sicilia per i precari di Alcamo, 2 mln è invece la parte spesa dal comune. A seguito del nuovo piano del fabbisogno, la Regione continuerà a pagare la stessa cifra, mentre sarà responsabilità del comune pagare per tutti gli incrementi di salario percepiti dai nuovi stabilizzati, che passano dalle ore settimanali attuali (chi 12, chi 16, chi 18) alle 24 ore. Una cifra che fino ad oggi, l’assessore Butera non è riuscito a riferire con esattezza. Nel lodare l’operato dell’amministrazione Surdi in questa faccenda, il segretario generale Cisl ha notato che Alcamo è tra i comuni del trapanese che si è mostrato virtuoso e cooperativo su questo tema, anche se rimane assieme a Castellammare del Golfo tra quelli che devono ancora ultimare la stabilizzazione – Alcamo più avanti nelle trattative rispetto all’amministrazione Rizzo. A Calatafimi, Custonaci, Buseto Valderice, San Vito, Marsala e altri comuni, annovera Corrao con orgoglio, il precariato è stato già tutto debellato. La caratteristica unica del precariato alcamese che avrebbe leggermente complicato le operazioni sarebbe la natura mista dei contratti, legati ad una moltitudine perversa di leggi regionali. Delle 50 o 60 persone che hanno già fatto appello, con la fuoriuscita al sussidio quinquiennale della regione Corrao non sarebbe preoccupato – vuol dire che avranno già in mente cosa fare dopo il quinto e ultimo anno di sussidio. Secondo il segretario Uil Maccadino, queste persono hanno un’età media di 50 anni. Tra 5 anni, dunque ne avranno 55, ben al di sotto dell’età pensionabile. Come e dove troveranno lavoro, se riusciranno a sostenersi, o se invece comporteranno per il comune una spesa maggiore, quella a sostegno degli indigenti, al momento, non è nei pensieri di nessuno.