Alcamo-Investimenti inesistenti, niente opere pubbliche

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ALCAMO – Un altro anno vola via senza uno straccio di investimenti in opere pubbliche per la città di Alcamo. Non ci sono soldi in cassa, il Commissario straordinario Giovanni Arnone ha capito oramai che si può solo raschiare il fondo del barile e forse neanche più quello. Come conseguenza c’è praticamente l’assenza totale di opere pubbliche, anche perché il blocco del Settore dell’Urbanistica, da tempo senza dirigente e spesso rimasto congelato per l’assenza proprio di un alto burocrate, quindi impossibilitato ad approvare concessioni edilizie e sanatorie, non ha permesso importanti introiti. “Nel 2014 si sono registrati incassi di 250 mila euro per concessioni e sanatorie contro una media degli altri anni che si è sempre aggirata attorno al milione e 200 mila euro” evidenzia il consigliere comunale Alessandro Calvaruso. Proprio il 25 per cento di questi introiti è vincolato per investimenti e quindi da qui deriva anche l’assenza di fondi per opere pubbliche. Il piano annuale appena approvato dal commissario straordinario, che in pratica consiste nell’elenco delle opere immediatamente cantierabili e dove quindi c’è copertura finanziaria, è davvero desolante. In elenco ci sono appena tre interventi e concretamente non si tratta di investimenti ma di semplicissime opere di manutenzione. Ci sono appena 500 mila euro disponibili e saranno utilizzati per manutenzione di viabilità interna ed esterna, manutenzione rete idrica e fognaria e per manutenzione ed efficientamento per il risparmio energetico dell’illuminazione pubblica. Siamo in presenza davvero di una manovra molto sobria, dove per il primo e secondo anno del piano triennale non figurano neanche accensioni di mutui per evitare ulteriori indebitamenti in capo all’ente. Il quadro complessivo delle risorse disponibili per il triennio, ma solo sulla carta, è di circa 216 milioni di euro. Nel triennio sono state inserite ben 87 opere, quasi tutte però senza una progettazione esecutiva e prive quindi del relativo finanziamento. In parole povere ad andare in porto effettivamente saranno ben poche o forse neanche una. Tra le opere più importanti dal punto di vista economico figurano il completamento e rifacimento degli impianti depurativi e della rete fognante relativi al III lotto per un totale di 23 milioni di euro, altri 10 milioni di euro per le opere urbanizzazione primarie Pip di contrada Fegotto, e non potevano mancare nemmeno i 21 milioni di euro per quello che resta ancora oggi un vero e proprio libro dei sogni per la realizzazione sistema fognario Alcamo Marina e potenziamento dell’impianto di depurazione. E c’è poi il completamento dell’urbanizzazione primaria di Sant’Anna per quasi 11 milioni di euro.