Alcamo-Indennità sindaco e giunta al rialzo: “Le taglieremo”

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Arrivano gli adeguamenti alle indennità di funzione di sindaco e giunta ad Alcamo. Per il primo cittadino Domenico Surdi (nella foto) e per i suoi cinque assessori all’incirca 100 euro lorde in più ogni mese per la loro attività istituzionale. Si tratta di adeguamenti Istat del 2 e 3 per cento che sono stati applicati in base al decreto ministeriale 119 del 2000 che prevede per l’appunto una revisione periodica di queste indennità sulla base dell’inflazione e deflazione. Una sorta di adeguamento ai rincari della vita. Adeguamenti che però hanno già cominciato a fare storcere il naso a qualcuno e che hanno scatenato le prime reazioni su facebook, cosa che non ha lasciato il sindaco di Alcamo indifferente: “Qualcuno si lascia andare a commenti che sono passibili di querele per diffamazione” afferma visibilmente infastidito. Per effetto di questi adeguamenti al sindaco adesso spetta una indennità di funzione mensile di 3.633,27 euro, mentre al suo vice Roberto Scurto arriva a 1.998,30 euro, per gli altri assessori 1.634,97 euro. “Queste polemiche sull’adeguamento Istat sono stucchevoli – ci tiene a precisare Surdi – perché la nostra amministrazione ha già subito delle fortissime riduzioni delle indennità per effetto di una norma nazionale che sostanzialmente decurta all’incirca di mille euro i compensi che invece spettavano al precedente sindaco e di poco meno ai suoi assessori. Poi c’è da dire che sindaco e assessori che ci hanno preceduti guadagnavano meno perché veniva puntualmente sforato il patto di stabilità e quindi subivano la decurtazione del 30 per cento delle indennità. Di fatto però il sindaco guadagnava al lordo 4.500 euro, gli assessori molto di più perché avevano una percentuale più alta pari al 75 per cento dell’indennità del primo cittadino”. Surdi rimanda quindi al mittente ogni possibile polemica che sino ad ora si è limitata al popolo degli internauti e non si è affatto spostata sul piano politico. “In questa legislatura i costi della politica saranno notevolmente abbattuti anche per effetto della riduzione dei consiglieri, da 30 a 24, e per la stessa norma nazionale che decurta il gettone di presenza a poco meno di 40 euro  – puntualizza ancora il sindaco -. A parte tutto è al vaglio della nostra amministrazione un taglio delle nostre indennità e i proventi saranno destinati a opere di pubblica utilità. Stiamo valutando i dettagli”. Intanto l’ex sindaco Sebastiano Bonventre replica alle cifre snocciolate dall’attuale primo cittadino: “Non sono un esperto  contabile – rilancia – ma quelle volte che ho ricevuto l’indennità, poiché per molto tempo vi ho totalmente rinunciato, essa era pari a 880 euro netti mensili e quindi valore assai lontano dalle cifre attualmente indicate. Lo dico senza particolare vis polemica ma solo per puntualizzare”.