Alcamo: incontro con l’autore Danilo Ferrari

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Si è tenuto questa mattina all’istituto tecnico commerciale Girolamo Caruso di Alcamo un incontro con Danilo Ferrari, autore del libro  “il coraggio è una cosa” edito da Nèon. Danilo è ragazzo affetto da tetraparesi spastico-distonica con assenza di linguaggio e impossibilità di muovere le mani. Un incontro singolare quello con Danilo, perché il tempo della comunicazione è fatto di sguardi, di corpi, di suoni. Il tempo della comunicazione è principalmente dato dal tempo della parola. Ciò che rende singolare l’incontro con Danilo Ferrari è proprio il fatto che la parola “pronunciata” è assente. Danilo Ferrari è un giovane di 31 anni. È un giornalista, uno scrittore, un attore che comunica attraverso un linguaggio aperto che tiene fortemente in considerazione l’altro. In questo suo primo libro Danilo Ferrari compone una storia breve che comprende molte domande poste a se stesso, ma allo stesso tempo risponde ai numerosi dubbi “comuni” sul suo stato di ragazzo affetto da tetra paresi. Danilo Ferrari è nato nel 1984 e vive a Catania. Si è laureato in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Catania, con una tesi in Filosofia su “Diritti umani e dignità della persona”. È giornalista dal 2007 e attore di Nèon Teatro. Danilo comunica con gli occhi che sono diventati la sua parola. Grazie al loro movimento comunica ciò che sente, detta articoli giornalistici, scrive libri. Maria Stella Accolla, la sua insegnante di sostegno, raccoglie pazientemente il richiamo dello sguardo e traduce, perché in fin dei conti la lingua di Danilo non è che una delle tante lingue straniere che vanno interpretate, e lei non ha fretta, sa bene anzi che il linguaggio vuole concentrazione e allegria, predisposizione al gioco e moltissimo buon umore. Danilo Ferrari insegna a noi tutti come dagli sguardi, dai corpi, dai suoni sia possibile comunicare a un altro livello, nonostante l’assenza della cosiddetta “parola pronunciata”. E così, ne “Il coraggio è una cosa”, Danilo scrive della bellezza vissuta, del tempo che scorre, del rumore che scandisce le sue giornate, della gente che lo circonda, ma anche degli attacchi di depressione, dei “brutti pensieri” che talvolta fanno capolino, del senso di isolamento. Danilo però non è solo: a partire dalla sua assistente alla sua splendida famiglia, ai docenti, agli amici della Nèon, tutti citati e protagonisti di questo libro, che lo aiutano a raggiungere il traguardo di una normalità che, a leggerla, ci dà contezza che l’unica patologia incurabile rimane il pregiudizio. “Il coraggio è una cosa” è il suo primo libro ed anche il titolo dello spettacolo teatrale prodotto da Nèon Teatro, che lo vede protagonista, con la regia di Monica Felloni.