La polizia è convinta di avere messo la mani su un rapinatore seriale di abitazioni ad Alcamo. Si tratta di Azize Lekhoudi, 36 anni: ieri è stato arrestato al culmine di una certosina indagine del commissariato guidato dal dirigente Alessandro Scardina specificatamente per un furto in un garage annesso ad una casa. Ad incastrarlo sono state le telecamere della videosorveglianza che erano installate al di fuori dell’abitazione. L’uomo, i maniera anche spavalda, nonostante ci fossero gli occhi elettronici ha deciso comunque di entrare in azione senza coprirsi il volto e per di più, proprio sotto una di queste telecamere, aveva pure posteggiato la sua auto, un pick up. Indizi che sono stati schiaccianti, secondo gli inquirenti, per inchiodarlo. “Lekhoudi – sostiene la polizia – è fortemente sospettato di aver commesso, con modalità analoghe, altri furti in abitazione”. In quest’ultimo periodo si sta registrando effettivamente una recrudescenza dei reati predatori, ed in particolare dei furti in abitazione. Mentre prima la tendenza era più che altro quella di saccheggiare i villini e le case ad Alcamo marina nel periodo invernale, quando la zona si svuota, ora invece sempre più spesso a balzare agli onori delle cronache i furti all’interno delle abitazioni del centro urbano, specie nel centro storico, e nei garage. Il 36enne, con una sfilza di precedenti alle spalle e oltretutto specifici, è stato incastrato per questo singolo furto che si è verificato nel dicembre scorso all’interno di un box di un’abitazione di proprietà di una donna. Lekhoudi si era intrufolato sfruttando il libero accesso da un locale adiacente. Una volta all’interno aveva rubato dei bidoni contenenti olio alimentare ed altro. Tutte le fasi del furto sono state riprese dalle telecamera di videosorveglianza e visionate con accuratezza dagli agenti della sezione investigativa del commissariato. Analizzando fotogramma dopo fotogramma gli agenti sono riusciti a riconoscere molti tratti fisionomici del presunto ladro seriale. Da qui è scattata la perquisizione nella sua abitazione e sono stati trovati gli indumenti indossati al momento del furto e anche parte della refurtiva. Alla luce di questi elementi di prova la Procura di Trapani ha arrestato Lekhoudi e concesso i domiciliari.