Alcamo: in scena la commedia “Fumo negli occhi”

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Quanto volte è capitato di imbatterci in persone che preferiscono apparire anziché essere. Storie di tutti i giorni che ha voluto mettere in scena la parrocchia Gesù Cristo Redentore di Alcamo nella sala teatrale adibita alla chiesa. Ad organizzare l’evento il gruppo teatrale della parrocchia che oramai dai diversi anni reinterpreta commedie teatrali riadattandole sul palco grazie alla regia di Antonella Raneri, ed alle scenografie ed effetti audio e luci del duo Enzo Saulo e Vincenzo Mancuso. La scelta quest’anno è ricaduta sulla commedia in tre atti “Fumo negli occhi” degli autori Faele e Romano che in buona sostanza hanno riletto in maniera frivola e leggera il tema caro alla letteratura pirandelliana. Il testo racconta la storia di una famiglia ossessionata dal desiderio irrefrenabile di fingere e ostentare benessere. Protagonista della brillante commedia è la famiglia Cassarà:

Rosa è ossessionata dal tenore di vita della sua vicina, la signora Pipitone, e per tenerle testa solo in apparenza, fa impazzire il marito Casimiro con le sue stravaganze e le sue idee dell’apparire e non dell’essere. Un classico del teatro popolare siciliano, una commedia sempre attuale che denuncia apertamente le storture della società dell’immagine di ieri e di oggi, dove la scalata al successo e al miglioramento dello status sociale rappresentano spesso gli unici obiettivi importanti da raggiungere. Casimiro regge inizialmente al gioco e seppur pasticciando prova anche lui ad ostentare ciò che non ha:

La figlia della coppia è costretta ad andare in giro in abbigliamento da cavallerizza pur non avendo un cavallo, la povera governante, Marietta, simula con una scopa un’aspirapolvere ultimo modello. Ma la follia che pervade questa piccola parvenue, la vedrà spingersi oltre ogni limite quando la tanto citata signora Pipitone si recherà in casa loro per lasciarle il gatto nei due giorni di vacanza che lei e il marito trascorreranno sulla Costa Azzurra. Rosa le rifiuterà la cortesia, accampando la scusa di una vacanza familiare di quattro giorni a Capri, ma non avendo la possibilità economica la famiglia sarà costretta a restare chiusa in casa con il caldo asfissiante d’agosto come nei peggiori incubi e con l’inaspettata visita di un ladro. Alla fine la verità uscirà in tutto il suo splendore, compresa quella inimmaginabile della famiglia Pipitone. E così, Casimiro, potrà imporre alla moglie di disfarsi di tutti gli orpelli e non mettere in campo mezzucci stupidi e puerili.

Applausi a scena aperta per la compagnia teatrale della parrocchia che ha fatto registrare in sala il tutto esaurito ed ha dispensato risate e buon umore. Una commedia sempreverde che rispecchia non poco l’attualità e che svela nelle ultime battute una verità sconcertante che fa riflettere i protagonisti e il pubblico. Il giusto equilibrio tra humor, ironia e sarcasmo e l’indiscussa bravura degli attori hanno reso la commedia gradevole e spensierata. Ed alla fine per tutti è arrivata la meritata standing ovation

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