Alcamo-In alto mare la salvaguardia del Monte Bonifato

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Dell’argomento si parla da quasi un anno. Riguarda la convenzione tra Comune di Alcamo con la Forestale, che ha uomini, mezzi e competenze per gestire il bosco di Monte Bonifato, Riserva compresa. Si tratta di cento ettari che versano in abbandono, soggetti ad incendi che hanno falcidiato il verde, che hanno distrutto alberi e che in certe contrade del Bonifato anche gravi pericoli per le abitazioni e quindi le persone. Il traguardo sembra sempre molto vicino. Poi per qualche mistero non si riesce mai a tagliarlo. Che ci sia dietro qualche manina politica interessata al Bonifato? Per la convenzione ci provò la giunta Bonventre. Successivamente, giugno scorso i quattro consiglieri di Sicilia democratica. Poi la palla passò al commissario Arnone, che potrebbe firmala con i poteri della giunta, la legge lo consente, ma per un eccesso di democrazia ha deciso di portare la convenzione in consiglio comunale. Per la salvaguardia di Monte Bonifato si battono volontari, associazioni ambientaliste e per la convenzione si è intestata da tempo una battaglia di civiltà la sezione FareAmbiente di Alcamo presieduta da Francesca De Luca, che ha ottenuto il via libera dalla Regione. Invece quando la convenzione sta per varcare il Palazzo di Città stranamente si arena. E’ caduto quindi dalle nuvole stamane Giuseppe Pipitone, presidente della Quarta commissione consiliare quando gli abbiamo chiesto se l’avessero esaminato la convenzione. “Non ci è ancora arrivato – ha risposto Pipitone- ancora alcun carteggio”. Quindi i propositi di portare l’argomento in una della prossime riunioni del consiglio sono chiaramente ad alto rischio mentre il Monte Bonifato muore. Il parere della commissione è obbligatorio ma non vincolante e stando così le cose potrebbe agire subito il commissario comunale. Invece si attendono iniziative ed è assurdo che sia trascorso quasi un anno ed ancora la convenzione Comune-Forestale non approda da nessuna parte.