Alcamo: immigrati non regolari, trovata soluzione

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Niente più extracomunitari a bivaccare per le piazze della cittadina alcamese. Un’ordinanza del sindaco Sebastiano Bonventre, emanata dopo un consulto diretto con il prefetto di Trapani Leopoldo Falco, dà l’opportunità agli stranieri giunti in città in queste settimane per lavorare nei campi di avere un rifugio al riparo dalle in temperie climatiche. Infatti è stata disposta l’autorizzazione ai migranti di potere dormire all’interno del parcheggio interrato di piazza Bagolino. Ovviamente tale opportunità viene data a questi extracomunitari giunti ad Alcamo sprovvisti di permesso di soggiorno e che non possono quindi alloggiare all’interno del centro “Nelson Mandela” allestito all’interno dell’Ipab “Opera Pastore”. Secondo quanto sostiene l’amministrazione comunale da tempo si stava lavorando per cercare una soluzione praticabile che non era comunque alla portata per svariati motivi, primo fra tutti il problema per l’appunto della mancanza del permesso di soggiorno. Sindaco e assessori si sono confrontati anche con i sindacati, carabinieri, polizia e guardia di finanza per arrivare a chiudere il cerchio. In tal modo si dovrebbe superare il problema del bivacco per le strade del centro storico, situazione in particolare segnalata in piazza Pittore Renda dove imperversano ancora oggi improvvisati giacigli. Parallelamente funziona oramai a pieno regime il campo di accoglienza partito lo scorso fine agosto e che andrà avanti sino ad ottobre dopo due anni di interruzione del servizio. Un accordo raggiunto tra il Comune e la Croce Rossa Italiana per riprendere un’esperienza che era durata una ventina d’anni prima dell’improvvisa sospensione nel 2011 e lo scorso anno. Il campo di accoglienza, denominato “Alcamo solidale 2013”, prende vita nell’ambito della raccolta dell’uva. La croce rossa ha la gestione logistica e l’assistenza sanitaria, la Caritas invece si occupa della preparazione del cibo, l’Unitre ha invece preparato un opuscolo con la traduzione in lingue inglese, francese ed araba, del regolamento del campo. A partecipare anche i gruppi scuot alcamesi. Il campo è persino dotato di mediatori culturali che garantiranno la traduzione immediata dall’arabo all’italiano e viceversa per permettere agli ospiti di dialogare con gli organizzatori. Il campo è esteso all’incirca mille metri quadrati e garantisce all’incirca 70 posti letto. Invece, per ciò che riguarda la preparazione della mensa, si accolgono all’incirca 150 ospiti alloggiati in una tenda da circa 80 metri quadrati.