Alcamo-I conti che non tornano al Comune “ballerino”

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“Caos amministrativo”. In questo modo viene definito dal commissario straordinario del Comune di Alcamo, Giovanni Arnone, lo scenario sui conti dell’ente nell’ultima relazione dei dirigenti di tutti i Settori del municipio riguardo al problema finanziario legato al persistente squilibrio di bilancio, determinato nel luglio scorso dalla mancata approvazione degli aumenti delle tasse da parte del consiglio comunale a maggioranza. Una situazione che all’attuale dirigente regionale catapultato a traghettare il Comune di Alcamo sino a nuove elezioni non va per niente giù tanto che alla Regione ha recentemente inviato una lettera in cui si chiede si prendere “i provvedimenti previsti dalla normativa vigente”. In poche parole, anche se non dette esplicitamente, il commissario avrebbe esortato il commissariamento del consiglio comunale. Parole che danno il senso della tesissima situazione politica che si sta prefigurando ad Alcamo da un po’ di tempo, specie tra buona parte del civico consesso e la dirigenza del Comune. Frizioni che già erano emerse anche durante la sindacatura di Sebastiano Bonventre prima che nel giugno scorso gettasse la spugna e rassegnasse le dimissioni. Anche gli uffici, da loro canto, da mesi spingono sempre sul problema dello squilibrio finanziario. Quest’ultima lettera del commissario inviata alla Regione ha messo in evidenza tutt’altro scenario rispetto a quello che invece è stato prospettato nel corso della conferenza stampa convocata qualche giorno fa al Comune in cui addirittura il dirigente del Settore Finanziario, Sebastiano Luppino, ha parlato di situazione non grave riguardo ai conti del Comune. Ma dove sta quindi la verità? Il commissario nella missiva indirizzata alla Regione segnala espressamente “la grave situazione finanziaria” e sostiene oltretutto che gli uffici stessi sono letteralmente fermi in questo momento: “Ad oggi è impossibile prevedere nuove entrate extratributarie per il 2015 – sottolinea Arnone – e purtroppo vi è la nuova previsione di minori entrate e di maggiori costi per alcuni servizi”. Parole che evidentemente cozzano con gli altri discorsi fatti nei giorni scorsi e che non sono per nulla distensive nei confronti del consiglio comunale. Intanto la scadenza per approvare la manovra finanziaria è dietro l’angolo ed il Comune continua a tagliare anche sui servizi assistenziali in ambito sociale.