Alcamo-I carabinieri del Noe al setaccio della ditta D’Angelo dopo l’incendio

0
700

Accesso ispettivo dei carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico, all’interno della ditta di smaltimento rifiuti D’Angelo di Alcamo andata distrutta dal devastante incendio che per oltre 24 ore ha divorato le varie piattaforme. I militari della squadra specializzata in reati ambientali hanno effettuato un sopralluogo minuzioso, affiancati dai vigili del fuoco dell’Nbcr, il nucleo nucleare, biologico, chimico e radiologico. Sono state verificate alcune condizioni dell’impianto: ai militari del Noe il compito soprattutto di capire se il disastro di fiamme poteva essere evitato e quali le eventuali responsabilità. Al setaccio soprattutto le autorizzazioni della ditta, il corretto smaltimento e accatastamento della spazzatura e il quantitativo effettivamente smaltibile e presente. Tutti aspetti che il nucleo operativo ecologico andrà a verificare e che relazionerà alla Procura di Trapani che in tal senso ha già aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, per disastro ambientale. Il sopralluogo si è concentrato soprattutto nelle parti dell’impianto in cui le fiamme si sono alzate altissime e quindi nel capannone adibito allo stoccaggio della plastica, nella platea per la raccolta del cartone e nella platea per la raccolta del legname. In questo modo si è potuta anzitutto “cristallizzare” la situazione subito dopo lo spegnimento dell’incendio che è divampato sino alle prime luci dell’alba di ieri. Ora i vigili del fuoco possono proseguire nel loro lavoro di bonifica e tecnicamente di “smassamento” dei vari rifiuti accatastati per evitare eventuali ritorni di fiamma. Lavori che, secondo le prime stime degli stessi addetti ai lavori, andranno avanti ancora per diversi giorni. Dopodichè saranno programmati ancora nuovi sopralluoghi verosimilmente anche con tecnici esterni alla Procura per constatare vari aspetti più particolareggiati alla ricerca soprattutto di elementi che possano anzitutto condurre a risalire alle origini del rogo ed alle sue cause. Sul fronte del monitoraggio ambientale, in attesa di avere notizie riguardo soprattutto alla temutissima diossina il cui dato dovrebbe arrivare al più tardi entro domani, ieri pomeriggio il sindaco Domenico Surdi ha avuto notizie rassicuranti dai rilievi effettuati dall’Arpa attraverso il campionatore ad alto volume situato nelle vicinanze del canile comunale di via Monsignor Tommaso Papa che costeggia il lato est del Monte Bonifato, quindi dove i venti avevano spostato la nube nera scaturita dall’incendio, e sui prelievi di aria con i canister all’interno dell’impianto mentre ancora l’incendio era in corso. “I dati pervenuti dai vigili del fuoco e dall’Arpa relativi alla qualità dell’aria, a seguito dei primi campionamenti in alcuni punti della città, – evidenzia il primo cittadino – sono confortanti in quanto rientrano nei parametri. Restiamo in attesa dei dati riguardanti le eventuali sostanze nocive all’ambiente che saranno forniti dall’Arpa; intanto a scopo precauzionale raccomandiamo la cittadinanza di lavare accuratamente i prodotti ortofrutticoli”. In quest’ottica è stata revocata l’ordinanza che raccomandava ai cittadini di chiudere porte e finestre e di non stazionare fuori casa.