Comune di Alcamo inadempiente: in arrivo un commissario per il riequilibrio del bilancio?

0
985

Il comune di Alcamo è inadempiente. E’ scaduto infatti da un paio di giorni il termine perentorio del 31 luglio per l’approvazione dei riequlibri di bilancio  e dello stato di attuazione del PEG. Non appena la Regione verificherà lo stato delle cose, invierà una lettera di diffida al comune e a tutti i consiglieri comunali in carica. Da quel momento scatteranno i 20 giorni di tempo, previsti dalla legge, per deliberare sui riequilibri di bilancio. Qualora non si riuscisse ad operare in tali termini, l’organo di controllo della Regione invierà un commissario al comune di Alcamo e ne darà comunicazione al Prefetto. A questo punto partirebbero automaticamente le procedure per lo scioglimento di giunta e consiglio comunale.

Non è questa un’ipotesi catastrofista ma quanto previsto dagli articoli 193 e 141 del TUEL, il Testo Unico Enti Locali. I tempi non sembrano comunque brevissimi sia per le solite lentezze della Regione Sicilia che per il comune di Alcamo. Il prossimo consiglio comunale, infatti, è strato già convocato per il 28 di agosto con all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto 2016. Di riequilibri di bilancio e avanzamento del PEG, nessuna traccia. Gli uffici finanziari del Comune alcamese non hanno ancora approntato alcuna delibera in tal senso ed ora, in pieno periodo di ferie, dovranno fare gli “straordinari” per evitare il commissariamento.

Il consiglio comunale di Alcamo, entro la fine dello scorso mese di luglio, avrebbe dovuto approvare il permanere degli equilibri generali di bilancio (articolo 193 comma 2 TUEL) e, in caso di accertamento negativo, adottare le misure necessarie a ripristinare il pareggio qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo. Il consiglio comunale, però, può valutare e approvare i conti e le previsioni predisposte dall’esecutivo. Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco Surdi e l’assessore Scurto hanno preso tempo.

L’arrivo del commissario ad acta per gli equilibri di bilancio, viene equiparata dal TUEL, a tutti gli effetti, alla mancata approvazione del bilancio di previsione con relativi provvedimenti (commissariamento prima e scioglimento poi) previsti dal comma 2 dell’articolo 141 del Testo Unico Enti Locali.