Alcamo: fuoco ad un portone, è doloso

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Una bottiglia in plastica con del liquido infiammabile posta proprio sotto l’obiettivo, l’accensione della miccia ed il gioco è fatto. Notte di fuoco in centro storico ad Alcamo dove è stato appiccato un rogo al portone di un’abitazione in via Porta Palermo di proprietà di un alcamese incensurato, impiegato presso un’azienda locale. Ad intervenire sul posto vigili del fuoco e commissariato di polizia. I pompieri del distaccamento di Alcamo hanno spento le residue fiamme e già questa mattina i proprietari hanno cancellato ogni traccia, ripristinando la funzionalità del portone d’ingresso. Gli agenti, sotto la guida del nuovo dirigente Antonio Squillaci, hanno avviato le indagini. In giornata sarà ascoltato il proprietario dell’immobile danneggiato per cercare anzitutto di chiarire il possibile movente che al momento non appare per nulla chiaro. Tutte le piste sono al momento al vaglio degli inquirenti ma pare che quella più battuta porti alla vita privata o lavorativa dell’uomo. Ecco perché la polizia sta setacciando palmo a palmo la sfera privata della vittima con l’obiettivo di ricostruire ogni singolo episodio, alla ricerca anche dei più insignificanti elementi che possano dare un senso al gesto intimidatorio. L’incendio è esploso intorno all’una di questa notte. Gli incendiari hanno studiato il piano nei minimi dettagli ed evitando anche possibili complicazioni. I criminali hanno infatti creato a terra una scia di benzina, quasi a creare una sorta di miccia: quindi, a distanza di una decina di metri dal portone hanno innescato le fiamme che hanno raggiunto in pochi secondi il portone d’ingresso dell’abitazione di via Porta Palermo, subito aggredito dal fuoco. E’ stato quindi subito lanciato l’allarme ai vigili del fuoco del alla polizia: il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato che le fiamme potessero ulteriormente svilupparsi ed aggredire anche il prospetto e la vicina saracinesca del garage adibito alla stessa abitazione. Gli incendiari hanno lasciato tracce di sé: infatti sul posto hanno lasciato la bottiglia semivuota utilizzata per cospargere la strada e il portone di benzina. La polizia ha posto sotto sequestro l’oggetto che sarà quindi analizzato in laboratorio con l’obiettivo magari di riuscire a ricostruire le eventuali impronte digitali lasciate dagli incendiari. Da analizzare anche questo aspetto della vicenda: la bottiglia è stata lasciata dagli autori del raid con la chiara intenzione di lasciare un messaggio di sfida ai proprietari dell’immobile preso di mira, oppure è stata una dimenticanza? O ancora magari è passato in quel momento qualcuno da via Porta Palermo mettendo in fuga gli incendiari? Quindi potrebbero anche esserci dei testimoni, anche se al momento al commissariato non risultano persone che hanno assistito alla scena. Tutte ipotesi queste che sono al vaglio della polizia. Questo è il secondo attentato con il fuoco in questo primo scorcio del 2014 che si verifica ad Alcamo, dopo quello avvenuto ai danni di un’auto appena qualche giorno fa. Il 2013 invece si è chiuso con una catena di attentati in città ai danni di commercianti, imprenditori, semplici cittadini e persino ad agenti di polizia. Episodi che hanno fatto alzare l’asticella della tensione in un territorio da sempre considerato caldo dalla magistratura per la presenza di uno zoccolo duro della mafia tra Alcamo e Castellammare del Golfo. Da sottolineare, però, che quasi tutti gli ultimi attentati incendiari sono ritenuti slegati da dinamiche mafiose.

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