Alcamo. “Falso”, a giudizio una vigilessa

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Avrebbe approfittato della divisa, agente di polizia municipale al Comune di Alcamo, per far passare, quello che i difensori hanno definito un vero calvario ad un infermiere in servizio presso l’ospedale “San Vito e Santo Spirito”. Ora da vittima è diventata indagata e per lei il Gup del tribunale di Trapani ha chiesto, lunedì scorso,  il rinvio a giudizio per il reato di falsità ideologica in atto pubblico, commesso da pubblico ufficiale con udienza innanzi al Tribunale fissata per il cinque marzo del prossimo anno. Indagata  un agente della polizia municipale, Maria Lombardo mentre l’infermiere Gaetano Moscarello, si è costituito parte civile in una vicenda iniziata il 22 agosto di otto anni fa. E’ assistito dall’avvocato Sebastiano Dara. Tutto inizia in un’ assolata giornata di agosto in prossimità dell’incrocio tra  contrada  Palmeri e Canalotto, che conduce ad Alcamo Marina, dove era stato istituito, in quei giorni di grande traffico, un posto di blocco della polizia municipale. Secondo il rapporto redatto dalla Lombardo, Moscarello non solo non si sarebbe fermato all’alt ma anche si sarebbe rifiutato di fornire le proprie generalità. Per tali reati Moscarello era stato rinviato a giudizio. Assolto con formula piena perché i fatti non sussistono, la sentenza è diventata definitiva nel mese di marzo dello scorso anno. Nel corso delle udienze  è emerso che tra la Lombardo e il Moscarello ci sarebbero stati vecchi rancori, legati a problemi di vicinato. Dopo l’assoluzione l’infermiere ha presentato denuncia sostenendo la falsità della relazione di servizio, ma per quest’ultimo reato il Pm aveva chiesto l’archiviazione per intervenuta prescrizione, alla quale si è opposto l’avvocato Sebastiano Dara. Richiesta accolta dal gip che ha disposto la restituzione degli atti al Pm affinché riformulasse l’imputazione cosa che è avvenuta lunedì scorso. L’agente di polizia municipale, indagata  per falsità ideologica in atto pubblico, sarà processata il 5 marzo 2019.