Alcamo: Eternit, Comune riapre bando per smaltimento

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ALCAMO. Il Comune riaprirà a breve il bando per lo smaltimento dell’eternit nelle abitazioni o attività commerciali, artigianali e imprenditoriali. Sarà una sorta di replay del primo censimento dell’amianto presente sul territorio di Alcamo nelle disponibilità di soggetti pubblici e privati. “Ci muoviamo in questa direzione – afferma l’assessore all’Ambiente Salvatore Cusumano – nella speranza di potere implementare il numero delle persone che si autodenunceranno. In questo modo non andranno incontro a nessuna sanzione ma anzi potranno godere di un c0ontributo, previsto dalla Regione, per smaltire questo pericolosissimo materiale”. Procedimento che si svilupperà sulla base delle “norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto” presentate dalla Regione Sicilia che obbliga tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di edifici, siti, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali con presenza di amianto a darne comunicazione all’Arpa territorialmente competente, l’agenzia regionale protezione ambiente, indicando i dati relativi alla presenza di amianto. Sul territorio alcamese restano molte le strutture o gli edifici che sono stati costruiti diversi decenni fa e che presentano copertura, vasche per l’acqua e altro ancora proprio in eternit. Così come fatto nel primo avviso, il Comune mette a disposizione un apposito modulo scaricabile dal sito interne istituzionale e inviabile all’indirizzo ambiente.alcamo@pec.it. Sarà cura, successivamente, dell’amministrazione comunale, allo scadere dei termini, raccogliere tutte le segnalazioni per la trasmissione all’organo competente. La legge regionale prevede un fondo di circa 2 milioni di euro annuo per lo smaltimento dell’amianto. Questi fondi verranno utilizzati in prima istanza per le strutture pubbliche e la parte restante verranno messi a disposizione dei privati. Lo scorso anno, autonomamente, il Comune ha attivato tre giri di vite per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi in città, affidando ad una ditta specializzata le operazioni di rimozione. Un’iniziativa necessaria se si considera le devastanti potenzialità dell’amianto: infatti le polveri contenenti fibre d’amianto, se respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura e il carcinoma polmonare. Una fibra di amianto è mille e 300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa: un’esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle.