Alcamo, educazione ambientale: a scuola di RAEE

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Si chiamano RAEE i “Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”, cioè da tutti quegli strumenti che hanno bisogno di energia elettrica per funzionare. Se in casa il televisore o la lavatrice si guastano, se il cellulare si rompe, se una lampadina a risparmio energetico si esaurisce, questi oggetti vanno separati dagli altri rifiuti ed avviati ad una diversa destinazione. Dai RAEE, infatti, nocivi se abbandonati nell’ambiente, si può recuperare, se correttamente gestiti, tantissimo materiale utile, come rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio. Proprio per insegnare ai bambini delle scuole primarie e, attraverso di essi, anche alle loro famiglie, cosa sono i rifiuti da apparecchiature elettriche è nato l’innovativo progetto nazionale di educazione ambientale RAEE@scuola, promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) insieme al Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), con il supporto operativo di Ancitel Energia & Ambiente, e patrocinato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il Comune di Alcamo insieme ad altri cinquanta comuni italiani, partecipa alla terza edizione che avrà la durata di tre settimane a partire da domani, 2 dicembre. Saranno, in particolare, i ragazzi alcamesi delle classi quarte e quinte elementari i protagonisti dell’iniziativa. Il progetto prevede che nelle scuole sia distribuito un kit informativo e che gli alunni siano invitati, attraverso un concorso web, a portare da casa i RAEE e a conferirli in appositi contenitori posizionati all’interno o all’esterno degli istituti. La presentazione ufficiale della campagna di sensibilizzazione avverrà domani mattina, in conferenza stampa alle ore 10:30, presso il Centro Congressi Marconi. Sono previsti gli interventi del sindaco, Sebastiano Bonventre, dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Selene Grimaudo, del vicesindaco e assessore all’Ambiente, Salvatore Cusumano, di Salvatore Lo Biundo, vicepresidente ANCI Sicilia e di Benedetto Cottone dell’Aimeri Ambiente Srl.

Come spiega l’assessore Cusumano “i bambini e gli insegnanti saranno invitati a portare da casa i propri “piccoli RAEE” (PAED, la tipologia di RAEE più difficilmente intercettabile) da raccogliersi in appositi contenitori posizionati all’interno delle scuole; i RAEE verranno ritirati dagli addetti del servizio igiene urbana che si occuperanno della gestione, trasportandoli al centro di raccolta comunale”.

L’ambizioso obiettivo del progetto è quello di rendere le scuole, in un prossimo futuro, non solo luoghi di apprendimento della corretta gestione, ma laddove sarà possibile, veri e propri centri permanenti di raccolta.