Alcamo. Edilizia, si realizzano cento appartamenti

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Timidi segnali  di ripresa nel settore edilizio ad Alcamo. Ma resta il problema della carenza di aree per un rilancio vero e proprio ed il clima di incertezza è legato principalmente alla necessità di disporre  di strumenti urbanistici adeguati che deve mettere a disposizione il Comune. Dopo due anni e mezzo dall’insediamento dell’attuale  amministrazione, finalmente è stato completato e trasmesso, nei giorni scorsi, dalla terza commissione  al consiglio comunale lo schema di massima del Piano regolatore, l’ultimo dei quali adottato nel 1997. Il consigliere comunale Gino Pitò (Abc) ha proposto “che prima che venga esaminato di incontrare tecnici, cittadini e organizzazioni di categoria per un esame approfondito allo scopo di valutare eventuali suggerimenti”. Una volta approvato lo schema di massima verrà rimandato al gruppo di progettazione  per eventuali modifiche. Poi tornerà in Consiglio per la definitiva approvazione. Prg, strumento di programmazione territoriale molto importante che spesso scatena interessi e appetiti poiché un terreno se da agricolo passa ad edificabile il suo valore aumenta notevolmente. La lentezza della burocrazia e della politica non scoraggia gli imprenditori alcamesi. Infatti in molte zone della città stanno per partire o sono già iniziati lavori per realizzare cento appartamenti. Cinquanta iniziati nella via Madonna del Riposo. Venticinque nella zona della via Monte Bonifato. Dieci nella via Narici, cinque all’inizio della via Kennedy. Si tratta di appartamenti mediamente di cento metri quadrati al prezzo che va da mille e 200 euro a mille e 500 uro a metro quadrato. Tra queste cento nuove costruzioni figurano cinque villette al prezzo che varia  tra i 300 e i 400 mila euro. Già venduti 17 dei 20 appartamenti costruiti nella via Turi Serafino mediamente a mille e 200 euro metro quadrato. Avviata la costruzione di 16 appartamenti in corso dei Mille. In avanzata fase di esecuzione 35 villette a schiera in contrada Maruggi. Si tratta di abitazioni realizzate in cooperativa, un progetto varato 15 anni fa e che prevedeva ben 300 nuovi alloggi andato a vuoto. Sbloccate alcune concessioni edilizie nella fascia pedemontana. Nel centro storico avanza sempre più la desertificazione. Decine di “Si vende” in strade come le vie Vittorio Veneto, Dante, Diaz. Strade strette e perennemente attraversate dalle auto. “Da dieci anni – dice Giuseppe Balì’, titolare di un’agenzia immobiliare – non si riesce a vendere un immobile in tali vie e strade perpendicolari. Di recente nel centro storico sono state acquistati immobili di oltre 200 metri quadrati da ristrutturare al prezzo medio di  700 euro a metro quadro. Non vengono più cercate piccole case a pianterreno o immobili magari di tre piani con una stanza a piano. L’edilizia si sta svegliando grazie anche alla competenza e disponibilità del nuovo dirigente del settore Urbanistica”.  Per cercare di rilanciare il centro storico il Comune ha varato nuove regole per la cessione di cubature e avviato lo studio del centro storico che presto sarà portato in Consiglio. Per il Piano paesaggistico e quindi la possibilità di disporre di nuove aree si attende la decisione del Cga al ricorso della Regione dopo l’annullamento del Piano da parte del Tar per il ricorso di numerosi Comuni. Su tale vicenda nessun ricorso o altro è stato  da parte del Comune di Alcamo e se passasse per come da prima stesura la maggior parte di aree verrebbero bloccate e per l’edilizia locale  suonerebbe il de profundis. Sempre per quanto riguarda l’edilizia e quindi nuovi posti di lavoro e attività dell’indotto, avviati i lavori dalla storica famiglia, proprietaria di sale, oggi con Francesco Pipitone per realizzare una multisala cinematografica in contrada San Gaetano. Un’ azienda tedesca, nota in tutta Europa,  cerca una grande area per realizzare un mega centro commerciale, così come una griffe di abbigliamento nazionale locali di mille metri quadrati per aprire nuovi negozi. Quasi nulle, invece le richieste, per acquistare case di villeggiatura ad Alcamo Marina dove lungo la statale 187, che taglia in due tale località, decine sono i cartelli con le scritte “vendesi”, mentre per le locazioni molti si sono affidati ad agenzie collegate ad internet. Da aprile a novembre numerosi gli stranieri, provenienti soprattutto dalla Russia, che per periodo di una settimana pagano attorno ai 500-700 euro, a persona, a secondo il periodo. Ad Alcamo l’acquisto di nuovi appartamenti prosegue bene e molti, soprattutto giovani coppie, vengono aiutate dalle famiglie, poiché spesso da sole non ottengono mutui da parte delle banche. E le banche, che negli ultimi mesi hanno ulteriormente stretto i cordoni della borsa a causa dell’incertezza economica-politica  che ha fatto schizzare lo spread, concedono finanziamenti solo a coloro i quali hanno un lavoro a tempo indeterminato e in rapporto al reddito, con somme spesso insufficienti, che non possono coprire l’acquisto e quindi giovani coppie non possono fare altro che rimandare il sogno di avere una propria casa.