Alcamo: due vie ad Impastato e Bambina

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Alcamo inserirà nella sua toponomastica due nuove intitolazioni di vie: due strade del quartiere attorno alla via Kennedy saranno intestate a Peppino Impastato e a Giuseppe Bambina. Due esponenti di spicco, il primo politico che ha lottato contro la mafia e l’altro uomo del mondo della cultura, il cui nome campeggerà sulle targhe di due arterie di collegamento con la principale via Kennedy, strada che taglia letteralmente in due il vasto quartiere di Sant’Anna. La decisione è stata ratificata da una determina del sindaco Sebastiano Bonventre per rendere omaggio a due uomini che hanno fatto la storia contemporanea della città e della Sicilia in genere. Impastato, militante di democrazia proletaria a Cinisi, morì nel 1978 per mano mafiosa. Lottò strenuamente Cosa nostra, sbeffeggiando attraverso Radio Aut il superboss dell’epoca, Tano Badalamenti. Tribolata la sua vicenda: ci fu persino un depistaggio di pezzi dello Stato che inizialmente archiviarono il caso sostenendo che Impastato era stato vittima di un attentato dinamitardo da lui stesso preparato. In seguito si scoprì invece che fu una messa in scena e che il mandante di quell’efferato omicidio fu proprio Badalamenti. Impastato si distinse per la sua grande azione martellante di lotta al malaffare, denunciando imbrogli e soprattutto gli affari di “Tano seduto”, come aveva soprannominato il boss cinisense, messo alla berlina per i suoi traffici internazionali di droga. Bambina invece, morto all’età di 89 anni nel 1994, era un alcamese doc che allacciò un rapporto importante con la sua città e l’istituzione Comune in particolare. Curiosa la sua storia: si affermò come scultore di grande rilievo grazie al sindaco dell’epoca, il potestà Gaetano Faraci, che diede un aiuto economico alla famiglia per farlo studiare e gli permise di conseguire il diploma all’istituto delle Belle arti di Palermo. Da lì intraprese una brillante carriera e per sdebitarsi restaurò gratuitamente le tre statue della facciata del Collegio, quelle di sant’Ignazio, della Madonne dei Miracoli e di San Francesco Saverio. Diverse sue altre sculture di grandissimo pregio, in stile classicheggiante, si trovano anche a Palermo e a Trapani. La decisione dell’intitolazione di due vie a Bambina e Impastato è dapprima passata al vaglio della I Commissione consiliare che all’unanimità ha dato parere favorevole. Il primo cittadino ha quindi ricevuto l’ok e a sua volta ha emanato la determina per rendere definitivo il provvedimento. Ora però l’ultima parola spetta alla prefettura di Trapani che ha in materia di toponomastica l’autorità di concretizzare il provvedimento.

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