Alcamo-Confronto candidati sindaco rimandato, le scuse di Alpa Uno

0
416

Intanto sono doverose le scuse di Alpauno nei confronti degli otto candidati a sindaco e dei nostri tanti telespettatori, che ci seguono da anni e che conoscono l’impegno quotidiano con il quale da quasi 40 anni questa emittente privata, aperta a tutti i colori politici, si sforza di fare trasmissioni e Tg. Ieri avevamo invitato ad un confronto, nel pieno rispetto della par condicio, i candidati a sindaco di Alcamo e dato appuntamento per la messa in onda. Purtroppo per un problema tecnico sono emerse distorsioni nell’audio tanto che non è stato possibile seguire il servizio, condotto da Michele Giuliano.  E con tanto impegno da parte dei nostri tecnici. Durante l’intera mattinata di ieri un tecnico proveniente da Palermo ha messo a punto le varie apparecchiature ma è evidente che qualcosa non ha funzionato e di questo porgiamo ancora le nostre scuse. I professionisti della tastiera, ovvero quelli che stanno seduti a casa, come inebetiti,  davanti ad un computer e non riconoscono la differenza tra una delibera e una determina, tanto per fare un esempio, si sono scatenati in critiche gratuite. Le critiche non ci scalfiscono anzi ci stimolano a fare meglio. Ma chiaramente in quel Bar dello Sport , computer etc, dove si può dissertare e chiacchierare su tutto ognuno si sente  libero di sputare sentenze senza prima andarsi ad informare e senza il minimo rispetto verso chi cerca di offrire un servizio e non solo televisivo. Ringraziamo comunque e sono la massima parte i telespettatori di alpauno che continuano ad avere un rapporto quotidiano che non può essere scalfito da uno spiacevole incidente di percorso. E tornando ai commenti dei grafomani su facebook sarebbe opportuno andare a rileggere quello che diceva il compianto Umberto Eco o quello che oggi dicono i medici preoccupati da questa sorta di dipendenza da tablet e telefonini dove si scrive a vanvera di tutto e di più. Le critiche in una democrazia ci stanno tutte. Le gratuite offese non e per fortuna di recente la Cassazione ha sentenziato che le offese su facebook equivalgono al reato di diffamazione aggravata. Una regolamentazione si impone e non è più rinviabile su facebook non si possono esternare cocktail di vacue parole. Ben vengano commenti e prese di posizione ma senza offendere. Noi continueremo a lavorare sempre con lo stesso impegno. Ribadiamo le nostre scuse per una trasmissione andata male. Ma siamo certi che recupereremo subito.