Alcamo-Comune, solita cascata d’oro ai dirigenti

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ALCAMO – Quasi 60 mila euro spartiti tra i cinque dirigenti e il segretario generale del Comune. Una ricca torta di compensi extra rispetto agli stipendi base di per sé già molto corpulenti per questi profili professionali. Soldi a palate arrivano in questi giorni alle 6 figure apicali del Comune: premi per “retribuzioni di risultato” che oscillano dagli 8 mila sino a sfiorare gli 11 mila euro. Si tratta di fondi che riguardano l’attività dirigenziale inerente al 2013, quindi l’attività di ogni singolo settore dall’1 gennaio al 31 dicembre del 2013. Proprio in questi giorni è avvenuta la liquidazione ai 6 tra dirigenti e segretario comunale: soldi sonanti usciti dal terremotato bilancio dell’ente municipale che viaggia perenne sull’orlo del baratro. Tanto per intenderci non c’è nulla di anomalo e fuori posto, anzi: tutto alla luce del sole. Infatti queste somme sono dovute e contemplate dal contratto collettivo nazionale di lavoro e dal testo unico degli enti locali, secondo anche i principi di un ben preciso decreto legislativo del 2009. Ad attribuire l’indennità è stato l’oramai ex sindaco Sebastiano Bonventre dietro valutazione dell’Oiv, l’organismo indipendente di valutazione della performance del ministero dell’Interno. Un emolumento ricco che ha trovato anche l’ok del Nucleo di Valutazione che ha per l’appunto valutato positivamente il lavoro svolto da ogni singolo settore, a cui sono stati riconosciuti i raggiungimenti degli obiettivi prefissati dal governo cittadini. Insomma, perfomance soddisfacenti che hanno fatto scattare il “premio”. Si va da un minimo del 78 per cento degli obiettivi attribuiti agli uffici diretti dalla dirigente Enza Anna Parrino all’88 per cento invece attribuito a Francesco Saverio Maniscalchi. L’indennità più bassa è andata alla dirigente dell’Avvocatura comunale, Giovanna Mistretta, che ha incassato 8 mila e 200 euro, per arrivare al picco massimo di 10 mila e 800 euro riconosciuto a Maniscalchi. Quest’ultimo è riuscito a superare persino il segretario comunale Cristofaro Ricupati che è arrivato a 10 mila e 600 euro, seguito a ruota da Marco Cascio e Sebastiano Luppino a pari merito con quasi 10 mila e 200 euro, e da Enza Anna Parrino che si è fermata a 9 mila e 600 euro. Una cascata i soldi che, ripetiamo, è assolutamente legittima. Il problema è che di questi tempi, con uno squilibrio di bilancio di 2,8 milioni di euro, appare difficile spiegare tutto ciò al cittadino che suo malgrado ha dovuto assistere ad un aumento progressivo dei tributi e ad un livello di servizi sempre più scadente. Ma si sa, non sempre ciò che succede nelle stanze dei bottoni appare di facile comprensione. Il fresco dimissionario sindaco Bonventre, pochi giorni prima di lasciare, aveva preannunciato che per queste indennità del 2014 erano previsti tagli: chi vivrà e soprattutto avrà memoria, vedrà.