Segnali stradali, dossi artificiali o altri ostacoli, buche sulla sede stradale, multe dei vigili urbani contestate, ricorsi alle notifiche della vecchia Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. C’è di tutto nella valanga di controversie attivate dai cittadini in questo primo scorcio del 2014 contro il Comune di Alcamo. Già sono ben 20 quelle che sono state contestate e analizzate dalla giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre che in tutti i casi ha deciso di resistere in giudizio. Un atto praticamente dovuto ma che tradotto rischia davvero di ritorcersi come una spada di Damocle sulla testa dell’ente municipale, soprattutto sulla già non molto floride finanze. In pratica si viaggia ad un ritmo vertiginoso sotto l’aspetto proprio dei contenziosi tra ente locale e cittadini: una controversia ogni tre giorni, che significa anche spese legali che lieviteranno oltre che gli eventuali danni riconosciuti al cittadino. Neanche a dirlo le maggiori contestazioni riguardano le cadute di pedoni e i danni ai veicoli causati dalla presenza di buche sulla sede stradale: già 8 le richieste di risarcimento danni avanzate al Comune. Ce n’è una in particolare che, se riconosciuta in sede civile, potrebbe creare non pochi problemi alle casse comunali. Riguarda una donna alcamese che ha chiesto un risarcimento danni record di ben 250 mila euro quantificati per danni fisici, biologici e morali. E’ caduta in terra a causa della disconnessione della sede stradale, posizionata subito dopo il marciapiede che delimita la carreggiata, ed era parzialmente coperta da un tombino dell’acquedotto che la delimitava. Proprio contro questo ricorso frequente alla richiesta di risarcimenti danni il Comune sta cercando di correre ai ripari: previsto un investimento per risanare le strade gruviera:
Le altre 7 denunce invece sono molto più limitate nelle richieste di risarcimento e oscillano tra i 5 mila e i 641 euro. In totale si parla di 272 mila euro di richieste di risarcimento danni. Altre 5 cause sono state intentate contro il Comune per ciò che concerne le multe elevate dai vigili urbani, ritenute illegittime. Quattro invece i ricorsi di alcamesi che invece si sono opposti al pagamento dietro notifica della oramai vecchia Tarsu, oggi sostituita dalla Tares. Infine in tre casi il Comune è stato citato in giudizio per danni ai veicoli nelle strade in cui sono presenti segnali stradali mal collocati o altri pericoli, come i dossi artificiali. Il numero di cause è destinato vertiginosamente ad aumentare rispetto allo scorso anno quando furono 49 le citazioni in giudizio dell’ente, di cui il 40 per cento di queste cause scaturiscono proprio da sinistri stradali. Condizioni questa che porterà in ogni caso, negli anni futuri, a debiti fuori bilancio che il consiglio comunale e la giunta dovranno riconoscere in bilancio. Il caso dei debiti fuori bilancio esosi è già emerso in consiglio comunale tanto che il civico consesso ha attivato una commissione d’indagine in tal senso. Da diversi consiglieri, Alessandro Calvaruso in testa, fu evidenziata anche la facilità con la quale il Comune disponeva risarcimenti. Alcune cause in cui il Comune avrebbe ammesso la colpa sarebbe state viziate da scarsi controlli degli uffici comunali durante i sopralluoghi fatti nelle zone in cui è stato denunciato il danno. Lo stesso Calvaruso ha anche denunciato la puntuale carenza di documentazione da parte degli uffici preposti quando si chiede l’accesso agli atti per la verifica dei debiti fuori bilancio da valutare nelle commissioni consiliari competenti e successivamente in seno al civico consesso. E’ emerso come esista un consistente ammontare dei debiti fuori bilancio nel 2011 pari a 590 mila euro di cui non risulta accertata l’integrale trasmissione delle delibere di riconoscimento alla Procura regionale della Corte dei conti, e debiti da riconoscere alla fine dell’esercizio pari ad altri 250 mila euro.
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